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Opinioni

iPhone 6 Plus, la videorecensione: cara Apple, benvenuta nel 2014

Il primo phablet di Apple non è per tutti, ma è di fatto il miglior iPhone di tutti i tempi. E’ veloce, solido, con un display e una batteria di ottima qualità e una fotocamera senza paragoni. Nonostante non sia perfetto, se il budget e lo spazio in tasca non sono un problema, forse varrebbe la pena farci un pensierino.
A cura di Dario Caliendo
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Il nuovo iPhone 6 Plus è molto più che un semplice phablet per Apple. E' la conferma di un netto taglio con il passato e l'inizio di una nuova era, nella quale dopo anni e anni passati a criticare la scomodità degli smartphone Android dalle grosse dimensioni, il colosso di Cupertino è come se partisse da zero, ammettendo indirettamente che forse si sbagliavano, e facendo indossare ai suoi nuovi dispositivi abiti finalmente adatti al mercato del 2014.

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L'abbiamo già visto con la serie Note di Samsung, ma con l'iPhone 6 Plus è ancora più marcato. L'approccio che gli utenti hanno con questa tipologia di dispositivo è strano: ci sono persone che di acquistare una "padella" non ne vuole proprio sapere (perdonatemi il termine, ma è da cinque giorni che sento pronunciare questa espressione da chiunque impugni il mio iPhone 6 Plus), c'è chi viene subito catturato dall'enorme display, e ci sono poi gli "eterni indecisi" che spaventati dalle dimensioni non osano, ma che nella stragrande maggioranza dei casi dopo qualche giorno d'utilizzo si rendono conto che l'esperienza utente con un dispositivo di questa categoria è quello che fa per loro.

Design

L'iPhone 6 Plus è grande. Ma veramente grande. Il display è da 5.5" ma la scarsa ottimizzazione delle cornici e della zona superiore e inferiore allo schermo, rendono il phablet di Cupertino tra i più grandi 5.5" in circolazione: è addirittura più grande del OnePlus One, e lo smartphone realizzato da Cyanogen è veramente enorme. Insomma, una cosa è certa, l'iPhone 6 Plus non si può utilizzare con una mano, neppure con la modalità di visualizzazione ridotta che si attiva facendo doppio tap sul tasto home.

Proprio come l'iPhone 6 da 4.7", anche l'iPhone 6 Plus è scivoloso. E l'accoppiata tra grip insufficiente e dimensioni eccessive, porta a un semplice e disastroso risultato: il rischio che cada è veramente alto. Ecco perché personalmente preferisco utilizzarlo con una cover che nonostante aumenti le dimensioni già importanti del dispositivo, di certo ne migliora la maneggevolezza e lo protegge – seppur minimamente – dalle cadute alle quali andrà irrimediabilmente in contro.

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Esteticamente l'iPhone 6 Plus è identico alla versione più piccola. Nella cover posteriore sono presenti le due antenne orizzontali che interrompono la continuità dell'alluminio, e la fotocamera posteriore è sporgente, anche se di qualche millimetro in meno rispetto all'iPhone 6. Una differenza dovuta allo spessore leggermente più marcato nel phablet, che risulta comunque instabile quando è appoggiato su una superficie.

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Anche in questo caso Apple è ritornata alle curve che ha abbandonato anni fa con l'introduzione dell'iPhone 4, uno smartphone che ha introdotto un design molto più squadrato, dal quale con i nuovi dispositivi il colosso di Cupertino si è allontanato sensibilmente e non solo arrotondandone i bordi, ma anche sagomando il vetro del display, che segue ora l'alluminio della cornice laterale in un'unica soluzione di continuità: il risultato è una sensazione di solidità di altissimo livello, soprattutto quando si vanno ad eseguire slide e gesture dal bordo sinistro al bordo destro, o viceversa.

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Insomma, i materiali e la cura nel design dell'iPhone 6 Plus e dell'iPhone 6 sono – come sempre – sopra la media, addirittura superiori all'ormai "vecchio" iPhone 5S. Anche i pulsanti sono stati ottimizzati, ma a differenza di quanto abbiamo riscontrato nel modello da 4.7, il posizionamento del tasto d'accensione è sbagliato e rende praticamente inutile lo spostamento sul lato destro: una scelta dovuta alle dimensioni e attuata con lo scopo di rendere più comoda l'accensione del dispositivo, anche utilizzandolo con una sola mano, ma che data l'altezza eccessiva perde ogni utilità. Insomma, il tasto d'accensione sul nuovo iPhone 6 Plus è posizionato troppo in alto.

Caratteristiche tecniche e prestazioni

Le ragioni che giustificano le dimensioni dell'iPhone 6 Plus sono sostanzialmente due: il display e la batteria. Ma andiamo con ordine. Il display è tutto nuovo, non solo in dimensioni ma anche in risoluzione e densità di pixel per pollice: oltre alla risoluzione che arriva al FullHD 1920×1080 pixel, il display utilizzato nell'iPhone 6 Plus è il pannello con la maggiore densità di pixel per pollice mai integrato in un dispositivo Apple. Non è saturato come i display di Samsung, ma è preciso e ben bilanciato, soprattutto quando si scattano foto o si registrano video.

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Il risultato è ovviamente pazzesco. La qualità delle immagini riprodotte è di altissimo livello, persino superiore a quella vista con l'iPhone 6, l'angolo di visuale è prossimo ai 180° e lo strato che divide il vetro, il touch e il pannello è talmente sottile che sembra non esista. Se poi ci si aggiunge anche il vetro sagomato che è stato modellato per seguire la curvatura della cornice in alluminio dello smartphone, ci si rende conto che l'esperienza utente, il feeling tattile e la cura del dettaglio che gli ingegneri e i desiner di Apple hanno impiegato per progettare il phablet, sono di un livello ben più alto rispetto alla concorrenza.

Oltre che ad aumentare le dimensioni dello schermo, Apple ha adattato anche parte dell'interfaccia grafica dell'OS e delle applicazioni di sistema, permettendo (finalmente) di utilizzare la springboard anche in modalità orizzontale, e sfruttando lo spazio in più inserendo una serie di elementi che aumenteranno sensibilmente la produttività, e che in un certo senso avvicinano la GUI dell'iPhone a quella già vista in iPad: nell'applicazione Mail ad esempio, quando si utilizza il dispositivo in modalità landscape, è stata aggiunta una colonna nella quale vengono visualizzati tutti i messaggi di posta elettronica ricevuti.

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Novità anche per la tastiera, che cambia totalmente aspetto in orizzontale, ma che personalmente trovo scomoda e con elementi del tutto inutili: sarebbe stato il caso che Apple avesse reso possibile la divisione del layout proprio come accade in iPad, in modo da non sforzare i pollici durante la digitazione in landscape, ma purtroppo gli sviluppatori di Cupertino si sono persi in un bicchier d'acqua, e hanno introdotto una serie di collegamenti veloci inutili e che con un utilizzo medio occupano solo spazio.

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Non tutte le applicazioni sono state ottimizzate per il nuovo display. L'esperienza con l'attuale versione di WhatsApp e Facebook è pessima: l'interfaccia grafica è pixelata e alcune delle animazioni scattano sensibilmente. E' il risultato di una frammentazione sempre più marcata che mette sempre più alla prova gli sviluppatori, costretti ormai a rilasciare aggiornamenti e versioni univoche per ogni categoria di dispositivo, adattate alle tante risoluzioni e alle tante dimensioni dei display. Siamo comunque convinti che si tratta esclusivamente di una questione di tempo, e che rilasciati gli aggiornamenti l'esperienza utente anche nelle applicazioni non ancora compatibili con il nuovo dispositivo migliorerà sensibilmente.

Ma non servono aggiornamenti per godersi lo spettacolo dello schermo. Guardare video e navigare in internet con il nuovo iPhone 6 Plus è davvero sensazionale, e i giochi – soprattutto quelli aggiornati a Metal – su un dispositivo di queste dimensioni hanno una marcia in più.

Proprio come nella versione da 4.7" il processore è un A8, dual core a 64 bit, e nonostante la RAM sia di un solo gigabyte, le prestazioni del primo vero e proprio phablet di Apple sono da puro top di gamma e riescono a tenere testa ai più potenti Qualcomm utilizzati dalla concorrenza. In attesa di provare con mano il nuovo Note 4, atteso entro la fine di questo mese e che – di fatto – rappresenta il diretto concorrente dell'iPhone 6 Plus.

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Pensando esclusivamente alla potenza di calcolo, sulla carta i componenti utilizzati da Apple nell‘iPhone 6 Plus non sono nulla di eccezionale, soprattutto confrontati alle caratteristiche tecniche del potentissimo Note 4. In pratica però, la realtà dei fatti e molto diversa, e nonostante l'inferiorità numerica (permetteteci il termine) i risultati dei test con Geeckbench 3 sono molto interessanti: le prestazioni a singolo core dello smartphone di Apple sono sensibilmente superiori rispetto a quelle ottenute con con un Galaxy S5 e un LG G3, e anche nel test multi-core i dispositivi hanno ottenuto un risultato molto simile tra loro. In soldoni, con i suoi processori e con il BYOD (bring your own device) Apple ha messo i puntini sulle i anche alla "corsa ai gigaherz e ai mille core", dimostrando che con un'ottimizzazione ben studiata, i risultati possono essere migliori.

Fotocamera

La fotocamera utilizzata da Apple nell'iPhone 6 Plus è la stessa, fantastica, fotocamera da 8 megapixel utilizzata nel modello da 4.7". Ma a differenza dell'iPhone 6, il phablet è dotato di uno stabilizzatore ottico gestito dal giroscopio, che analizzerà con un'altissima precisione i movimenti del dispositivo e ridurrà le vibrazioni. Il risultato sono scatti di una qualità molto alta, nitidi, ben saturati e soprattutto con un rumore bassissimo anche in condizioni di scarsa luminosità. Insomma, il binomio "stabilizzatore – Focus Pixel" da all'iPhone 6 Plus sicuramente una marcia in più.

Anche in questo caso Apple ha dato uno stop alla corsa ai megapixel, facendola sembrare obsoleta come la corsa ai mHz dei primi anni 2000, introducendo una fotocamera che rappresenta un enorme passo in avanti sia in termini di prestazioni che di qualità: gli scatti sono luminosissimi, le foto realizzate con lo smartphone sono di alto livello e la qualità in condizioni di scarsa luminosità è addirittura migliore di quella già ottima dell'iPhone 6, e ovviamente il merito è dello stabilizzatore ottico.

Ottimi anche i video, che nell'iPhone 6 Plus sono stabilizzati sia meccanicamente che tramite software. La risoluzione rimane al Full HD ma si passa ai 60 fps, Un ottimo framerate, certo, ma personalmente ormai utilizzo esclusivamente la modalità slowmotion, che forte di un editor pazzesco e di 240 frames al secondo (esatto, 240 fps a 720p) rendono tutto più divertente.

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Batteria

La seconda caratteristica che giustifica le dimensioni dell'iPhone 6 Plus è la batteria, che nel phablet di Apple è un sogno che si realizza. Ok, ci sono voluti 6 anni, un display enorme e tanta pazienza, ma alla fine si può finalmente urlare a squarcia gola che esiste un iPhone con un'autonomia eccezionale.

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E udite udite: nei nostri test, con un utilizzo molto intenso durante il quale abbiamo anche svolto un test fotografico, siamo riusciti ad arrivare ben oltre la giornata. E' un enorme passo in avanti.

Conclusioni

Insomma, attualmente oltre al display più grande, alla fantastica fotocamera e alla batteria nettamente migliorata rispetto a tutti gli altri smartphone di Cupertino, l'iPhone 6 Plus non è altro che un iPhone più grande.

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Fino a oggi Apple non ha introdotto praticamente nessuna funzionalità software realmente innovativa per i phablet, ma dopo averlo utilizzato per qualche giorno ho avuto la conferma di un concetto del quale abbiamo già parlato a lungo: questa tipologia di dispositivo non fa per tutti, è vero, ma è il futuro della telefonia mobile e Samsung se n'è accorta da tempo. Da quando ho l'iPhone 6 Plus in mobilità ho praticamente abbandonato il mio iPad e il mio computer. Lo utilizzo praticamente per tutto: ci scatto le foto, ci scrivo, ci navigo, ci gioco, ci guardo la TV. E senza la necessità di dovermi preoccupare di portare con me enormi e pesanti batterie esterne.

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