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20 anni di Google: il segreto del suo successo? Acquisizioni e dinamismo

Il 27 settembre 1998 vedeva la luce il motore di ricerca che avrebbe cambiato il mondo. Oggi Google non è più solo un portale per cercare altri siti, ma un agglomerato di prodotti e servizi che si occupa di aspetti fondamentali della quotidianità di ciascuno di noi. Ecco i passaggi fondamentali della transizione.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Ormai sarà chiaro a chiunque abbia aperto un browser internet in mattinata: oggi è il compleanno di Google, motore di ricerca più utilizzato al mondo e ormai divenuto una presenza costante nella vita di molti, internauti e non. Per la precisione oggi ricorre il ventesimo anniversario del portale; sebbene la società sia stata in realtà fondata il 7 settembre 1998 (e la storia dei mesi precedenti che comprende la scelta del nome sia decisamente interessante) a Mountain View ormai è consuetudine festeggiare il 27, ovvero la data in cui è finita online la prima versione del motore di ricerca. Da quel giorno di ben venti anni fa il gruppo ha subito una quantità di cambiamenti difficili da sintetizzare. Dopo soli due anni di attività ha iniziato a fornire i propri servizi alla rivale Yahoo, per poi rifiutare altri due anni dopo un'offerta d'acquisto da due miliardi di dollari da parte della stessa società.

Gli anni dal 2004 al 2007 sono stati fondamentali per la società e hanno posto le basi per la sua strabiliante crescita futura. Nel 2004 il gruppo ha lanciato il suo servizio di posta elettronica gratuito Gmail, mentre l'anno successivo ha dato vita a Google Maps, uno strumento che di lì a pochi anni avrebbe rivoluzionato la navigazione satellitare. Pochi mesi dopo ha assorbito Android — allora una semplice startup con un promettente ma incompleto sistema operativo in cantiere — per circa 50 milioni; nel 2006 ha messo le mani su YouTube, mentre nel 2007 ha speso più di tre miliardi di dollari per acquisire il network pubblicitario online DoubleClck.

Negli anni successivi il gruppo ha continuato a crescere, accompagnato dal boom degli smartphone Android e da una serie di progetti paralleli che nel 2015 hanno portato la società a riorganizzarsi in una fondando una holding battezzata Alphabet. Da quel giorno Google è tornata a occuparsi esclusivamente del motore di ricerca e dei business direttamente collegati, come Mappe, YouTube, Android e prodotti hardware, lasciando settori come intelligenza artificiale, guida autonoma, investimenti e progetti top secret alle relative divisioni.

Per questo probabilmente, nel video correlato al doodle che Google ha pubblicato sulla propria pagina per celebrare la ricorrenza, la casa di Mountain View ha preferito ripercorrere la propria storia in un altro modo, ovvero attraverso alcune delle ricerche più popolari nel corso dei 20 anni di vita del suo motore.

In realtà quelle che appaiono nella clip non sono sicuramente le stringhe più cercate in assoluto, ma rappresentano un modo per rivivere avvenimenti e fenomeni che a quei tempi hanno destato interesse e curiosità nel mondo. Improbabile in effetti che nel lontano 1998 i pochi utenti della Rete che già conoscevano Google si recassero sul relativo sito proprio per chiedergli cosa fosse; anche perché per una buona parte dei suoi primi anni di vita il motore di ricerca si è limitato a fare solo il motore di ricerca: non rispondeva a domande, non consigliava locali da visitare, non effettuava traduzioni e via dicendo. Cercava solo le pagine web indicizzate nel suo catalogo, partendo da 25 milioni di pagine alla nascita, per superare abbondantemente i 100mila miliardi già nel 2016 e trasformarsi (anche) in uno strumento di conoscenza.

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