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Opinioni

4 dispositivi tecnologici che non sai mai come pulire

Le feste e i saldi post natalizi stanno ormai volgendo al termine e noi, satolli di cibo e regali, rimaniamo con un’unica grande costante: prodotti regalati o acquistati che invadono casa. Ma quando si tratta di pulizia, come ci comportiamo con questi nuovi oggetti, considerato il fatto che li usiamo quotidianamente e spesso li condividiamo anche con altre persone?
A cura di Marco Paretti
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pulizia dispositivi tech

Le feste e i saldi post natalizi stanno ormai volgendo al termine e noi, satolli di cibo e regali, rimaniamo con un'unica grande costante: prodotti regalati o acquistati che invadono casa. Tra questi, moltissimi sono apparecchi tecnologici di ultima generazione, come smartphone, cuffie, tablet, computer e smartwatch. Ma quando si tratta di pulizia, come ci comportiamo con questi nuovi oggetti, considerato il fatto che li usiamo quotidianamente e spesso li condividiamo anche con altre persone? D'altronde i device che utilizziamo ogni giorno sono anche quelli più sporchi; diverse ricerche hanno dimostrato che smartphone e tablet sono dei veri e propri ricettacoli di batteri, che si annidano su schermi e pulsanti pronti ad insidiare la nostra salute. Per capire come pulire al meglio i dispositivi, Helpling, l’applicazione per prenotare online le pulizie di casa, ha stilato una lista di oggetti tecnologici con relative istruzioni utili a prendersi cura dei propri device.

Cuffie e auricolari

pulizia-cuffie

Stando sempre a contatto con le nostre orecchie, questi oggetti si ritrovano costantemente in un ambiente umido. La situazione si aggrava quando vengono utilizzate durante l'allenamento: sudore e umidità fanno sì che i batteri si moltiplichino e questo potrebbe causare infezioni alla pelle. Per pulirle basta un panno imbevuto di acqua e sapone o anche una semplice salvietta struccante per pulirli. Ricordate di farli asciugare completamente prima di riutilizzarli. È meglio non condividere i propri auricolari con altre persone: i batteri si trasferiscono molto facilmente da un orecchio all’altro.

Smartphone e tablet

pulizia-smartphone

Un sondaggio effettuato nel Regno Unito ha rivelato che il 75% delle persone utilizza il proprio smartphone in bagno. Su un quarto di questi è stato rilevato un livello batterico 10 volte più alto di quello che si trova in media sulla tavoletta del gabinetto. Per pulire lo schermo occorre usare regolarmente un panno in micro fibra, da inumidire nel caso di impurità particolarmente resistenti. Se volete effettuare una pulizia più profonda potete ricorrere alla classica miscela di acqua e alcol o acqua e aceto, ma fatelo in piccole dosi e senza batteria né SIM inserite. Non spruzzate la soluzione detergente direttamente sullo schermo ma applicatela prima su un panno, alcune goccioline altrimenti potrebbero entrare negli altoparlanti o nel microfono e danneggiare il telefono. Lasciate asciugare lo schermo, ma non utilizzate un asciugacapelli per velocizzare il processo: i dispositivi elettronici hanno molte parti delicate che potrebbero essere danneggiate dal getto di aria calda.

Computer

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La tastiera del computer contiene 5 volte più batteri della tavoletta del gabinetto. Tra i tasti sono stati individuati alcuni dei batteri più pericolosi, come l’Escherichia Coli e lo Staphylococcus. Alcuni studi hanno dimostrato che ci sono più di 3 mila organismi batterici per pollice quadrato sulle tastiere. Per pulire schermo, mouse e altre superfici, potete utilizzare lo stesso procedimento che abbiamo visto per i cellulari. Per pulire la tastiera assicuratevi che il computer sia spento o che la tastiera sia scollegata. Potete poi usare un pennellino morbido per spazzolare nei piccoli spazi tra i tasti o usare aria compressa. In commercio esiste anche una speciale “pasta” che attira sporco e polvere. Non cercate di aspirare lo sporco dalla tastiera o dal pad del computer con un normale aspirapolvere: questa operazione potrebbe danneggiare alcune parti interne o aspirare i tasti. Ma soprattutto cercate di non mangiare sopra la tastiera.

Smartwatch

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Come per gli smartphone e i tablet, le nostre dita hanno un sacco di interazioni con gli schermi di questi dispositivi indossabili, elemento che porta al deposito di grasso, pelle e sporcizia. Inoltre, anche il cinturino degli orologi raccoglie un sacco di impurità, poiché la pelle e il sudore si accumulano su di esso con il passare del tempo. Esistono due tipologie di orologi smart, quelli waterproof e quelli che non lo sono: i primi sono molto più facili da pulire. Il sapone diluito in acqua tiepida o in una piccola soluzione di aceto e acqua dovrebbe ripulire la maggior parte dell’orologio. Un batuffolo di cotone è l’ideale per accedere ad aree difficili da raggiungere. Ovviamente non si deve mettere a bagno uno smartwatch se non è impermeabile e in ogni caso è meglio evitare di mettere a bagno orologi con il cinturino in pelle, si rischierebbe di rovinarli.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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