L'azienda di Mark Zuckerberg, ora rinominata Meta, è "un cancro per la democrazia la cui metastasi sta generando una macchina per la propaganda e la sorveglianza globale in grado di sostenere i regimi autoritari e distruggere la società civile per profitto". Non ha mezzi termini la politica americana Alexandria Ocasio-Cortez, che su Twitter ha commentato il nuovo nome di Facebook annunciato dallo stesso fondatore e CEO durante la conferenza Connect. Una critica che segue le forti pressioni fatte da Ocasio-Cortez negli ultimi anni per regolamentare le grandi aziende tecnologiche.
Il nuovo nome dell'azienda di Mark Zuckeberg (il social network continuerà a chiamarsi Facebook) arriva in un momento critico per la realtà di Menlo Park. Da un lato Zuckerberg spiega che il rebranding punta a sostenere la nuova idea di Metaverso basato su realtà virtuale e aumentata, ma dall'altro la mossa serve anche ad allontanare dall'azienda parte delle enormi problematiche di immagine che l'hanno colpita nel corso degli ultimi anni. Ultima, ma non per importanza, quella generata dalle rivelazioni dell'ex dipendente Frances Haugen, che ha dipinto un'azienda incapace di gestire disinformazione e attività illegali e pericolose sulla sua piattaforma.
Una serie di confessioni che hanno alimentato le polemiche di parte della politica americana che da anni prova a limitare il dominio di queste aziende tech, un gruppo in cui Ocasio-Cortez rappresenta una figura chiave anche in virtù della sua preparazione su queste tematiche. Già a inizio ottobre aveva colpito Facebook pubblicando un tweet in cui definiva l'azienda un monopolio con la missione di "possedere, copiare o distruggere ogni piattaforma in competizione", un approccio che "ha effetti incredibilmente distruttivi per la società libera e la democrazia".