Quando Tim Cook e Bono, sul palco dove si è tenuta la presentazione dei nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus, hanno comunicato che avrebbero fatto "arrivare il nuovo album degli U2 gratuitamente a tutti gli utenti di iTunes" erano seri. Forse fin troppo.
Anche se in molti erano convinti che il nuovo album della band irlandese sarebbe stato disponibile al download o all'ascolto in streaming tramite iTunes solo dopo averlo cercato nello Store o dopo aver cliccato un ipotetico banner che il colosso di Cupertino avrebbe potuto inserire nella homepage del suo negozio digitale di musica e app, in realtà l'azienda capitanata da Cook ha ben pensato di procedere diversamente e applicare, per la prima volta in assoluto, un nuovo business model che – per quanto innovativo – ad alcuni potrebbe sembrare troppo invasivo.
Aldilà che si tratta della prima volta che una grossa azienda acquisisce in anteprima i diritti di un'album (per un periodo limitato, sia chiaro), pagandone tutte le spese e rendendolo usufruibile gratuitamente a tutti propri utenti, le modalità di distribuzione che il colosso di Cupertino ha pensato di utilizzare per Songs of Innocence riecheggeranno nella storia, e (forse) non positivamente.
"Sarà la pubblicazione più grande della storia della musica", ha detto Tim Cook. Facile, se per raggiungere l'obiettivo si invia automaticamente il nuovo album in milioni e milioni di dispositivi.
E già, proprio così. Il nuovo disco degli U2 ormai è ovunque. E per farlo quelli di Apple lo hanno inviato, automaticamente, silenziosamente e senza chiedere il consenso agli utenti, in tutti gli iPhone, iPad, e iPod Touch collegati a un account iTunes. E così, milioni e milioni di persone, si sono ritrovate Songs of Innocence nella propria libreria musicale (nell'applicazione Musica) e, a seconda delle impostazioni di iCloud e iTunes, potranno ascoltarlo in streaming o se lo saranno addirittura ritrovato memorizzato nel dispositivo.
Ok, è chiaro. E' il nuovo album della band più famosa dei nostri tempi, ed è gratis. Ma andando oltre la "felicità" derivante dall'aver ricevuto un regalo, si tratta di una mossa di mercato che dovrebbe far riflettere: al pari di Facebook che ha superato orgogliosamente il traguardo del miliardo di video visualizzati al giorno grazie alla riproduzione automatica, anche Apple e gli U2 supereranno qualsiasi record di distribuzione (e di monetizzazione) grazie a questo "trucchetto" non troppo simpatico.
Ma non finisce qui. Nel caso in cui proprio non si voglia avere niente a che fare con la band di Bono Vox e soci ed eliminare qualsiasi traccia dell'album dal proprio account iCloud, ci si ritroverebbe con le mani legate. Perché, udite udite, a quanto pare non è possibile scollegare l'album dal proprio profilo nella nuvola, ma esclusivamente nasconderlo dalle proprie playlist. Grazie mille, Apple.