Facebook non vuole che voi vi allontaniate dalle sue rassicuranti pagine blu e bianche. Per questo vi fa videochiamare dall'applicazione Messenger, inviare pagamenti agli amici e, presto, leggere le notizie delle principali testate giornalistiche utilizzando un vasto motore di ricerca dedicato. Il sistema, attualmente in fase di sperimentazione, permette di cercare siti web e articoli da aggiungere al proprio stato. Nelle ultime ore alcuni utenti iOS hanno cominciato a vedere, accanto ai pulsanti Foto e Registrati, il tasto "Add a Link", aggiungi un link.
Una volta premuto accederemo ad un motore di ricerca grazie al quale sarà possibile ottenere una lista di articoli da inserire all'interno del post, elencati con un criterio che sembrerebbe avvantaggiare gli ultimi contenuti più condivisi dagli utenti. Per la fase di test Facebook ha indicizzato più di un trilione di articoli, confermando di essere al lavoro su "un nuovo modo di aggiungere un link ai propri stati o commenti che è già stato condiviso su Facebook". In breve, il social network non si appoggia a motori di ricerca esterni – come Google o Bing – ma indicizza i link pubblicati quotidianamente da tutti i suoi utenti.
Una mossa che punta a spostare sempre più la ricerca di notizie ed informazioni da portali come Google a soluzioni interne; un primo tassello della strategia di Facebook il cui obiettivo è quello di portare le notizie dei giornali sul social network. Il nuovo servizio offerto da Zuckerberg in collaborazione con i diversi editori prende il nome di "Instant Articles" e permetterà a tutti gli iscritti al social di leggere le notizie direttamente su Facebook, senza la necessità di accedere al sito web del giornale. Inizialmente la notizia aveva diviso il mondo dell'editoria: da una parte quelli favorevoli ad una partnership con Facebook – che vanta una piattaforma con oltre 1,44 miliardi di utenti – e dall'altra quelli più scettici che hanno paura di perdere ricavi da questa collaborazione. In ogni caso si tratta di una mossa importante, soprattutto considerando che in America quasi il 60% del traffico viene generato dai social network.
In un panorama simile l'arrivo di un motore di ricerca in grado di analizzare questo enorme calderone di articoli diventa quasi fondamentale, anche perché la concorrenza non è rimasta con le mani in mano: Google ha già chiuso accordi con diversi editori e sta lavorando per implementare i tweet nei risultati di ricerca. Ora resta da capire in che modo gli articoli saranno elencati all'interno del nuovo strumento; nelle ultime ore si è parlato di contenuti più condivisi dagli utenti, ma Facebook potrebbe privilegiare le testate internazionali – tra cui BuzzFeed, The New York Times e Guardian – con cui ha già stretto accordi che prevedono l'incasso di tutti i guadagni ottenuti dalle pubblicità contenute all'interno degli articoli. In alternativa gli editori avranno la possibilità di affidare la gestione della pubblicità direttamente a Zuckerberg, che tratterrà per la sua società il 30% degli introiti generati dai banner pubblicitari.
