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Opinioni

Google non comprerà eBay, arriva la smentita ufficiale: ‘i gruppi non si sono mai incontrati’

Dopo una serie di rumor nati dalla presentazione ufficiale di Apple Pay, arriva la smentita ufficiale: Google non acquisirà il 40% di eBay e in realtà i due gruppi non si sono mai incontrati.
A cura di Dario Caliendo
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Dopo una serie continua di rumor, voci di corridoio e indiscrezioni, Google pone ufficialmente la parola fine alla telenovela nella quale ormai tutti i maggiori esperti del settore davano per certo l'arrivo di una novità che – qualora si fosse confermata veritiera – avrebbe portato a un cambiamento non indifferente nel mercato del commercio elettronico.

E invece, il colosso di Mountain View ha messo le cose in chiaro, e l'ha fatto tramite Alan Marks, il portavoce dell'azienda, che ha smentito totalmente tutte le voci che circolavano e ha messo bene in chiaro che Google non ha alcuna intenzione di rilevare il 40 percento di eBay, e che addirittura non ci sarebbe mai stato alcun contatto tra i due gruppi

Le indiscrezioni si sono diffuse subito dopo la presentazione ufficiale di Apple Pay, la nuova piattaforma per i pagamenti elettronici presentata assieme ai nuovi iPhone 6 e iPhone 6 Plus da Tim Cook nel corso dell'evento tenutosi lo scorso martedì a Cupertino, che di fatto ha tutte le carte in regola per dettare legge nel mondo del touchless payment e rivoluzionare sia il settore del commercio digitale che quello fisico.

Il nuovo Apple Pay è forse il primo vero e proprio concorrente di PayPal, la piattaforma per i pagamenti elettronici fondata nel 1998 e parte del gruppo di eBay, basata su un asset molto più che appetibile per l'azienda capitanata da Brin e Page, che da tempo sta lavorando sul suo Google Wallet, senza raggiungere risultati interessanti nonostante l'alta integrazione del servizio praticamente in tutti gli smartphone animati da Android, che da tempo vengono prodotti integrando il chip NFC.

Il mercato è pronto

La smentita dell'acquisizione ha sensibilmente influito anche sull'andamento del titolo di ieri a Wall Street, che prima dell'arrivo delle dichiarazioni di Marks era salito di quasi il 5 percento, per poi chiudere la seduta – dopo la smentita ufficiale – con un più 2.98 percento.

Insomma è ormai chiaro che il mercato è pronto. E dopo circa quindici anni di tentativi da parte di produttori di dispositivi mobili e gestori telefonici, per fare il grande salto e rivoluzionarlo c'è voluta Apple che, forte di degli oltre ottocento milioni di utenti attualmente attivi nelle sue piattaforme, è riuscita a mettere in piedi una serie di accordi mai visti prima d'ora con le più importanti aziende finanziarie ma, a differenza di quanto accade nel mondo delle applicazioni, non sfrutteranno la piattaforma di Cupertino per le “revenue share” su ogni transazione bancaria, bensì per catturare l’attenzione di utenti o potenziali tali e far aumentare sensibilmente i pagamenti elettronici.

Il colosso ci Cupertino pare avere tutte le carte in tavola per trainare un settore ancora acerbo ma in forte crescita, e Google, Facebook e la stessa eBay non possono di certo fare da spettatori.

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