iOS 13 e iPadOS, ecco gli iPhone e gli iPad esclusi dall’aggiornamento
Nel corso del lungo keynote di apertura della conferenza Apple dedicata agli sviluppatori, i protagonisti che si sono alternati sul palco hanno presentato parte delle novità che caratterizzeranno gli aggiornamenti dei dispositivi prodotti dalla società. L'evento è durato ben due ore, durante le quali le nuove app e funzionalità annunciate sono state numerose e varie, soprattutto per chi possiede un iPhone o un iPad; ecco perché questa categoria di utenti ha iniziato ad attendere con ansia gli aggiornamenti promessi. Purtroppo però non tutti potranno mettere le mani su iOS 13 e sul nuovo iPadOS quando arriveranno questo autunno, perché come di consueto il software non risulta gestibile dalla potenza di calcolo dei telefoni e i tablet meno recenti.
Aggiornamento a iOS 13, gli iPhone compatibili
L'aggiornamento è compatibile con gli iPhone 6s (risalenti ormai al lontano ottobre 2015) e con tutti i telefoni più recenti, compreso il compatto modello SE. Esclusi dalle novità annunciate nella giornata di ieri sono dunque iPhone 6, iPhone 6 Plus e 5s – che fino alla versione numero 12 erano arrivati – oltre ovviamente a tutti i modelli meno recenti che erano già rimasti fermi alle versioni precedenti del sistema operativo: da iPhone 5 in giù.
Aggiornamento a iPadOS, gli iPad compatibili
L'evento di ieri ha visto anche la nascita di un nuovo sistema operativo, iPadOS. In realtà al momento il software è molto simile a iOS 13, ma in futuro si differenzierà dal fratello per venire meglio incontro alle esigenze di chi utilizza il grande schermo dei tablet della società. Fortunatamente gli iPad compatibili con l'OS rinnovato restano numerosi: si parte da iPad Air 2 (il modello sul mercato da fine 2014) e da iPad Mini 4 (fine 2015) per andare a salire con tutti i modelli più recenti. Rimarranno dunque fermi a iOS 12 tutti i modelli da iPad mini 3 in giù, oltre all'originale iPad Air e agli iPad di prima, seconda, terza e quarta generazione usciti dal 2010 al 2012, il cui supporto però era già stato interrotto già da tempo.