Definire Jony Ive il più famoso designer industriale, non è un'esagerazione. Fisico massiccio, sguardo timido, ossessivo nella cura dei dettagli e responsabile del successo di prodotti come l'iPhone, l'iMac, l'iPod e anche del design del nuovo Mac Pro, Ive è da quasi trent'anni una figura storica del team di Apple. Ma come molte nella sua storia, un'altra era per l'azienda di Cupertino sta per volgere al termine: entro la fine dell'anno Jonathan Ive lascerà Apple. Anche se non del tutto.
A dichiararlo è lo stesso designer che, in un'intervista al Financial Times, ha anche annunciato la nascita di una sua azienda di design, chiamata LoveFrom, che avrà tra i suoi clienti principali proprio Apple e della quale farà parte anche Marc Newson, un'altra figura storica del team di design di Cupertino di qualche anno fa. “Jony è una figura unica nel mondo del design e il suo ruolo nella rinascita di Apple non può essere sottovalutato”, ha dichiarato Tim Cook, CEO dell’azienda di Cupertino.
Nessun successore prenderà nell'immediato il titolo che Ive ricopre in Apple dal 2015. A capo di tutto continuerà ad esserci Jeff Williams, chief operating officer di Apple con un ruolo di spicco anche nello sviluppo di Apple Watch, che continuerà a guidare Evans Hankey (attualmente capo del design industriale) ed Alan Dye (che supervisiona il team dell'interfaccia utente degli OS di Cupertino).
Chi è Jony Ive, il padre dell'iPhone e "vero" erede di Jobs
51 enne, con la passione per le auto, Jonathan Ive ha dato consigli a J.J. Abrams per realizzare la spada laser di Star Wars e ha anche realizzato un lavandino per Ideal Standard. Ma, soprattutto, ha ideato il design di alcuni dei prodotti tecnologici più venduti al mondo, contribuendo in maniera attiva al successo dell'iPhone, degli iMac e degli iPods, la prima – vera – rivoluzione della seconda era di Steve Jobs.
Ma non ha lavorato solo al design dell'hardware di Apple. Ive ha avuto anche un ruolo fondamentale nella revisione dell'intefaccia grafica dei sistemi operativi OS X ed iOS, ed è grazie a lui se lo stile grafico degli OS di Cupertino è da anni uno dei punti di riferimento anche per le aziende concorrenti.
Per questo, e per tanti altri motivi, in molti hanno sempre considerato Ive il vero erede di Steve Jobs. D'altronde il protagonista indiscusso di tutti i video di presentazione di Apple è stato sempre unito al fondatore di Apple dalla stessa passione dei dettagli, dalla stessa determinazione e dalla stessa dedizione. Caratteristiche caratteriali che l'hanno portato a lavorare anche sulla progettazione dell'Apple Park, la nuova sede "astronave" di Apple.
Ma c'era da aspettarsi questa separazione da Apple? Guardando indietro con la consapevolezza della notizia, forse sì. D'altronde ormai da tempo Jony Ive non saliva più sul palco di keynote di presentazione di Apple per il lancio dei nuovi prodotti, e si limitava ad essere solo uno dei protagonisti dei soliti video-promo dei nuovi device. Quella tra Ive ed Apple era una relazione che durava dagli anni '90, prima della quale il designer lavorava in un'azienda chiamata Tangerine, nella quale ha contribuito anche nel design dei primi PowerBook, per poi essere assunto dal colosso di Cupertino nel 1992: il primo dispositivo della mela morsicata a a portare la sua firma fu l'Apple Newton, il primo palmare di Apple (che non ebbe un gran successo). E bene, ora Sir. Jonathan Ive ritornerà alle origini, riprendendo le redini della propria avventura personale, proprio da dove le aveva lasciate.
“Anche se non sarò più un dipendente, sarò ancora molto presente nei progetti di Apple, spero per tanti, tanti anni a venire” – ha raccontato al Financial Times – “Questo è il momento più naturale ed opportuno per fare questo cambiamento”.
E così, è arrivato l'addio del custode dell'intero design della Apple dei nostri tempi. Un addio che Cook, per tentare di sedare lo shock degli azionisti, definisce come "un'evoluzione". Ma in effetti nessun termine poteva essere più giusto per descrivere il periodo attuale per Apple. Un periodo evolutivo, nel quale il colosso della tecnologia si sta trasformando sempre più da azienda produttrice di hardware, ad azienda di servizi. E, probabilmente, Apple Music, Apple TV+ e Apple Arcade sono solo la punta dell'iceberg di una Apple tutta nuova, che inizieremo a conoscere nei prossimi anni.