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Opinioni

Le 7 modifiche fatte da WhatsApp nell’ultimo anno che forse ti sei perso

Nell’ultimo anno il team responsabile dell’app, ora sotto l’ala protettrice di Facebook, ha sfornato una serie di novità che spaziano dalle più semplici modifiche al design fino alle decisamente più importanti introduzioni in materia di sicurezza informatica. Ecco le 7 novità principali.
A cura di Marco Paretti
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Ormai dovreste averlo capito: WhatsApp è un'applicazione in continua evoluzione che, più spesso di quanto possa sembrare, si aggiorna con nuove funzioni anche piuttosto importanti. Nell'ultimo anno il team responsabile dell'app, ora sotto l'ala protettrice di Facebook, ha sfornato una serie di novità che spaziano dalle più semplici modifiche al design fino alle decisamente più importanti introduzioni in materia di sicurezza informatica. Ma non solo, perché proprio l'integrazione con Facebook rappresenta un argomento che nelle ultime settimane ha fatto parlare dell'app per la messaggistica più utilizzata, così come aveva già fatto l'eliminazione del costo annuale. Ecco 7 modifiche degli ultimi 9 mesi che forse vi siete persi.

1. L'eliminazione del costo annuale

Partiamo da una delle novità più chiacchierate dell'ultimo anno: WhatsApp non è più a pagamento. Non che prima richiedesse chissà quale esborso, sia chiaro, ma per molti la tassa annuale era un qualcosa di non condiviso nonostante il suo costo decisamente basso: 89 centesimi per un anno di messaggi gratuiti a tutto l'enorme bacino d'utenza dell'app. A gennaio, in ogni caso, l'azienda ha deciso di eliminare questa sorta di abbonamento, consentendo a tutti di usufruire dei suoi servizi gratuitamente.

2. La nuova sicurezza end-to-end

I metodi di sicurezza non sono una novità per WhatsApp, che già li utilizzava per proteggere l'invio di messaggi attraverso la crittografia end-to-end, cioè quella che protegge lo scambio di informazioni tra due persone criptando i messaggi e fornendo le chiavi per la lettura solo ai due dispositivi coinvolti dalla conversazione. Nell'ultimo anno, però, WhatsApp ha ampliato la portata del sistema di sicurezza includendo ogni tipo di contenuto inviato attraverso l'app, comprese immagini, video e messaggi vocali. Una mossa necessaria anche per tenere il passo della rivale Telegram, che già da tempo rende sicuri i messaggi in questo modo.

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3. La formattazione del testo

Tra le novità "minori" ma interessanti troviamo la possibilità di formattare il testo dei messaggi inviati attraverso WhatsApp. In breve, tutti gli utenti che utilizzano la popolare applicazione di instant messaging per inviare messaggi ai propri contatti hanno la possibilità di utilizzare all'interno delle conversazioni testi scritti in grassetto, corsivo e barrato. Per farlo basta aggiungere un asterisco (*), un trattino basso (_) o una tilde (~) prima e dopo una parola per ottenere, rispettivamente, grassetto, corsivo e barrato.

4. La segreteria telefonica

Se gli sviluppatori avevano già introdotto la possibilità di chiamare i propri contatti, ora con WhatsApp si possono anche lasciare messaggi nella segreteria telefonica. La novità è arrivata ad agosto e consente a tutti gli utenti in possesso di un dispositivo con sistema operativo iOS e Android di lasciare un messaggio vocale nel caso in cui la persona chiamata non possa rispondere ad una chiamata WhatsApp.

5. Le applicazioni per Windows e Mac

WhatsApp nasce su smartphone, ma nel tempo ha imparato anche ad abbracciare computer e Mac inizialmente con una versione esclusivamente web e, a partire da quest'anno, con applicazioni dedicate per entrambi i sistemi operativi. Compatibile con Windows 8 o superiori e con Mac OS X 10.9 Mavericks o superiori, l'applicazione ricorda quella presente sul sito web.whatsapp.com e, proprio come nel caso dell'interfaccia online, necessita che lo smartphone sia attivo, connesso al web e vicino al computer per poter funzionare correttamente.

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6. La condivisione dei dati con Facebook

Come annunciato da diversi mesi, a partire da agosto WhatsApp condivide i nostri dati con Facebook per "offrire migliori suggerimenti di amici e mostrarti inserzioni più pertinenti". Una scelta che in molti hanno criticato e che può essere contrastata attraverso uno strumento che impedisce (almeno in parte) la condivisione delle nostre informazioni, tra cui il numero di telefono, da WhatsApp al social network di Zuckerberg.

7. Le citazioni dei messaggi

Da pochi giorni è possibile citare i messaggi all'interno delle conversazioni su WhatsApp, allegando un nostro ulteriore messaggio. La novità risulta molto simile a quella già disponibile da tempo all'interno dell'app Telegram e permette a tutti gli utenti di rispondere ad un determinato messaggio ricevuto all'interno di una chat o in una conversazione di gruppo. La funzionalità risulta di maggiore utilità all'interno dei gruppi WhatsApp dove spesso, visto il gran numero di utenti che possono scrivere contemporaneamente, è più difficile far capire a quale messaggio si riferisce una risposta. È inoltre possibile citare un altro utente utilizzando la chiocciola prima del suo nome.

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Giornalista dal 2002 specializzato in nuove tecnologie, intrattenimento digitale e social media, con esperienze nella cronaca, nella produzione cinematografica e nella conduzione radiofonica. Caposervizio Innovazione di Fanpage.it.
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