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Muore a 83 anni Jack Tramiel, con il suo Commodore 64 sfidò l’egemonia di Apple

Scomparso uno dei padri fondatori dell’informatica moderna, inventore del popolare Commodore 64. Celebre la sua polemica contro Apple, durante un incontro accusò Wozniak; “Voi fate computer per le classi, io li faccio per le masse”.
A cura di Angelo Marra
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La storia dell'informatica è fatta da un pugno di uomini che hanno saputo guardare oltre, che sono riusciti laddove gli altri potevano solo fantasticare. Tra i nomi più popolari conosciamo Steve Jobs, Bill Gates, Tim Berners Lee, eppure se in quasi ogni casa del pianeta c'è un pc lo si deve anche ad un personaggio meno conosciuto ma al tempo stesso uno dei pionieri nel campo del computer: Jack Tramiel. Nato in Polonia da una famiglia ebrea, riesce a sopravvivere all'inferno di Auschwitz per poi riparare negli Stati Uniti. Arruolato nell'esercito, al suo congedo ottiene un piccolo prestito con il quale fonda un'azienda di riparazione di macchine da scrivere. L'interesse di Tramiel però è un altro: i calcolatori.

Dopo un breve passaggio nella produzione di orologi led, la sua azienda si orienta nella produzione dei computer, introducendo sul mercato, nel 1982, il celebre Commodore 64.

E' l'inizio dell'era dei personal computer ad uso domestico, inaugurata anche dall'arrivo nello stesso anno dell'Apple II di Steve Jobs. Il Commodore 64 vende oltre 15 milioni di esemplari, arrivando a coprire il 40% del mercato mondiale e in pochi mesi nasce una delle prime community di sviluppo di applicazioni per la macchina di Tramiel, in grado di contare su oltre 100.000 software disponibili. Un successo fuori dalle più rosee aspettative ma che crea nell'azienda contrasti sempre più feroci che portano lo stesso Tramiel ad abbandonare il gigante da lui stesso fondato. Passa così alla concorrente Atari ma non riesce a replicare il successo ottenuto con il suo mitico Commodore, anche a causa dell'arrivo di console per videogiochi più performanti e famose.

La storia di Tramiel richiama in molti punti quella di Steve Jobs, a partire dagli esordi sperimentali fino all'estromissione dalla propria azienda ma tra i due sono sempre esistite divergenze molto ampie e qualche contrasto. Mentre il guru di Cupertino ha dedicato la sua esistenza alla ricercatezza nel design e all'innovazione estetica Tramiel aveva una visione più “popolare” dell'informatica. Questa visione diversa si rifletteva nelle caratteristiche dei propri prodotti, venduti nelle grandi distribuzioni (e non solo in negozi di informatica) e soprattutto ad un prezzo accessibile; nello stesso periodo in cui Apple chiedeva svariate migliaia di euro per il suo Apple II, il Commodore 64 veniva venduto a 595 dollari, dando la possibilità a chiunque di venire in possesso di un pc. Una polemica che si è trascinata negli anni, arrivando fino al celebre incontro tra Tramiel e Steve Wozniak (co-fondatore di Apple) durante il quale dichiarò: “Voi fate computer per le classi , io li faccio per le masse”.

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