Per Twitter le turbolenze non accennano a fermarsi. Il CEO dell'azienda Jack Dorsey ha confermato le indiscrezioni che da qualche ora lasciavano intendere l'esodo di quattro top manager del social network, spiegando che le figure non lavoreranno più per Twitter. Alex Roetter, Skip Schipper, Katie Stanton e Kevin Weil escono quindi da una realtà già in difficoltà, lasciando vacanti importanti ruoli di amministrazione. Due vice presidenti (ingegneria e prodotto), il responsabile della comunicazione e il capo delle risorse umane gettano la spugna, chi per passare più tempo con la famiglia e chi per seguire altre realtà. Lascia anche Jason Toff, responsabile della piattaforma video Vine.
Tutti i manager avrebbero scelto di andarsene e non sarebbero stati licenziati dall'azienda. Lo hanno confermato Dorsey nel suo messaggio e gli stessi ex dipendenti in tweet e post sui profili personali. "Al mondo serve Twitter" ha scritto Stanton su Medium. "Sebbene io debba restituire il mio badge tra poche settimane, continuerò a fare il tifo per il successo del social network". I posti vacanti saranno suddivisi temporaneamente tra i restanti manager, con il COO Adam Bain che si occuperà di relazioni con i media e risorse umane e il CTO Adam Messinger che gestirà prodotto e ingegneria.
La notizia giunge in un momento turbolento per il social network, che continua a faticare in gran parte a causa del numero stagnante di utenti che fatica a decollare. Il risultato è un valore delle azioni ai minimi storici, una situazione peggiorata dai problemi tecnici che fanno perdere ulteriori punti percentuali alla creatura di Dorsey. CEO che, al momento della nomina, aveva messo subito le cose in chiaro chiedendo il completo stravolgimento del consiglio d'amministrazione. L'obiettivo è quello di riconquistare la fiducia degli investitori, sempre più preoccupati dalla scarsa crescita del social network.
Le novità introdotte finora, come la nuova sezione Moments, non sembrano aver migliorato la situazione o comunque non sono state accolte dagli utenti come delle vere rivoluzioni positive. Il risultato della nuova amministrazione Dorsey, per ora, ha portato solo ad una perdita di pezzi e a proposte audaci che, paradossalmente, remano contro i principi fondamentali del social network. Le critiche, peraltro, prendono di mira anche il fatto che Dorsey si stia dividendo come CEO tra Twitter e Square, azienda che amministra dal 2010 e della quale non ha lasciato la guida quando ha preso il posto di Dick Costolo.