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Facebook prepara un’edizione online delle news: i media tradizionali stanno morendo?

Qual è il reale impatto dei media interattivi sul mercato dell’editoria e dei prodotti audiovisivi? Come si stanno organizzando i grandi network televisivi e le testate giornalistiche per seguire i nuovi trends dell’audience digitale? I quotidiani statunitensi preparano un’edizione Facebook per le news…e ciò potrebbe riguardare, nel futuro, anche l’Italia.
A cura di Vito Lopriore
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Il mercato delle aziende su Internet diventa più competitivo vista la possibilità di ricavi sempre maggiori che offre l’audience in crescita sul web. Da una parte le aziende Internet, siti, software, provider di servizi che sono nate grazie alla rete e producono servizi che si esplicano solo in rete, e dall’altra parte i publisher classici – che magari hanno già la loro presenza sul web – oppure le agenzie stampa, reti televisive e le case di produzione cinematografica che possono aumentare la loro presenza sul mercato e di rimando la visibilità e le vendite.

Già alcune indiscrezioni, prima del Facebook Product Announcement, avevano pronosticato potenziali accordi di Zuckerberg con i canali broadcast televisivi americani. Come la Warner Bros sta provando a rendere disponibile il noleggio di film attraverso le reti sociali, o i tentativi di Google – di stabilire accordi con le aziende di notizie online, di cui più avanti −, anche Facebook sta provando ad entrare nel mercato delle news chiedendo ad alcune agenzie di stampa di produrre “Edizioni Facebook”, sostanzialmente delle applicazioni delle agenzie stesse che possono essere lette su Facebook.

Un portavoce del social network bianco e blu ha commentato elusivoNon abbiamo nulla da annunciare. I più grandi canali media di tutto il mondo sono integrati con Facebook e parliamo costantemente con i nostri partner per migliorare il servizio”. In realtà, non si conoscono ancora i dettagli finanziari ma ci si aspetta che le prime edizioni Facebook possano arrivare entro Settembre prossimo.

Rumors

Facebook si sta accordando con i magazines per avere un taglio sui ricavi degli abbonamenti e delle entrate pubblicitarie generate dall’applicazione. Sono state contattate una dozzina di agenzie di stampa ed editori, tra cui CNN, The Washington Post e The Daily; anche il New York Times potrebbe partecipare nonostante per il momento abbia deciso di attendere, cosa? Magari l’evoluzione del mercato, anche in riferimento alla nuova strategia paywall: come includere l’edizione Facebook tra la vendita di news a pagamento e l'applicazione integrata ad hoc.

Google

Google sta esplorando un’idea molto simile a quella del rivale: un dirigente di una delle aziende leader delle notizie online ha avuto un incontro in California, a Mountain View. Ecco le dichiarazioni “Ci hanno presentato il nuovo paradigma di ridefinizione delle news pensato da Google; il piano prevede una partnership con editori selezionati che avrebbero offerto le storie più importanti su cui stavano lavorando". Il dirigente conclude “Abbiamo potuto notare come Google sta creando un potente portale di news che competerà con noi”. Nessun commento da BigG.

Gli episodi della serie televisiva "Doctor Who" su Facebook

Per avere un esempio dell’espansione del mercato televisivo sui new media ecco il famoso telefilm di fantascienza su Facebook, Doctor Who.  Il network radiotelevisivo BBC ha lanciato il noleggio e la visione di alcuni episodi del telefilm sul social network visibili negli Stati Uniti, Canada, Europa, Australia e Nuova Zelanda. Gli episodi rimasterizzati in digitale sono disponibili per i fan, tra cui una storia mai pubblicata finora in DVD “"The Greatest Show in The Galaxy" (Il più grande spettacolo in The Galaxy). Secondo il dirigente della BBC John Smith “La crescita internazionale del gruppo è visibile anche attraverso Facebook: molti fan stanno seguendo le nuove serie e abbiamo notato che questo è il modo per mettere in relazione noi e i fan rispetto anche alla distribuzione dei nuovi episodi alla fine dell’estate”. Sulla pagina Facebook è disponibile il noleggio, attraverso la formula dei video on demand; ci sono più di un milione di fan e molte reti televisive e network di broadcast video seguiranno l’idea della BBC. Ciò consente anche di lanciare domande online, chiedere per esempio da quale vecchio episodio si desidera che riprenda la nuova serie o altro, fidelizzando sempre più alla serie televisiva e alla trama di sottofondo.

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Conclusioni

Il gigante dei motori di ricerca ha appena raggiunto, dopo la comunicazione diretta del presidente Larry Page direttamente sul profilo Google Plus, 10 milioni di iscritti al social network lanciato poche settimane fa, calcolando che la piattaforma è solo su invito e non aperta a tutti. Facebook ha superato i 750 milioni di utenti e sta lavorando assiduamente a come far crescere il numero di users attivi e ottenere che gli utenti spendino più tempo tra le sue bacheche virtuali. Anche i social network e le Internet company dunque potrebbero iniziare ad avere influenza nel mercato dell’editoria, come non è accaduto finora.

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