Fortnite bloccherà milioni di giocatori: ecco perché
Dopo la perdita del pubblico iOS in seguito alla disputa legale con Apple, per Fortnite è la volta del pubblico cinese. Dal prossimo 15 novembre il popolare battle-royale smetterà di funzionare in Cina. Già dall'1 novembre scorso non è più possibile accedere ai server per creare nuovi account. Prima di capire le ragioni di questa scelta (che sono molteplici), occorre delineare il rapporto tra Fortnite e Cina. Nel paese il titolo, che ha esordito nel 2018, è gestito da Tencent, colosso della tecnologia cinese che possiede un'importante quota (circa il 40%) di Epic Games, la software house dietro il battle-royale. Quest'ultimo in Cina presenta numerose differenze rispetto alla controparte globale: non esistono acquisti in-game e molti contenuti appaiono edulcorati.
Tuttavia, nei tre anni trascorsi dall'esordio, queste modifiche hanno richiesto ingenti spese, soprattutto se si tiene in considerazione il poco appeal che ha Fortnite sul pubblico cinese. Ciò è dovuto in parte alle politiche restrittive attuate dal governo per arginare la dipendenza videoludica tra i giovani, attraverso una serie di iniziative come il limite settimanale di tre ore per i videogiochi online e il divieto di giocare dopo le 22. A tutto questo si aggiunge la competizione con PUBG, altro importante titolo battle-royale, che in Cina detiene quasi il monopolio.
Ecco quindi che restrizioni politiche e questioni economiche sono i motivi per cui, tra circa due settimane, Fortnite non avrà più alcun futuro in Cina. Il tutto accade in un momento in cui il battle-royale rafforza la sua natura di contenitore culturale nel resto del mondo: da un parte eventi a tema con grandi personalità come Ariana Grande, ma anche iniziative culturali per commemorare i personaggi del passato, per esempio Martin Luther King, e collaborazioni con grandi brand della moda, come la linea di skin firmata Balenciaga. Un futuro dunque diviso a metà per Fortnite, che ad oggi si trova nel pieno della Stagione 8 del Capitolo 2.