Se lo aspettavano praticamente tutti, ed è successo. Huawei ha presentato un ricorso al tribunale del Texas contro il Governo degli Stati Uniti d'America, con il quale chiede alla giustizia americana di dichiarare incostituzionale il divieto imposto alle aziende USA, tra le quali Google, ARM, Broadcom e molte altre, di acquistare e vendere apparecchiature tecnologiche con la casa di Shenzen.
È l'ultima mossa dell'azienda cinese, nella guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina, iniziata con la decisione del Dipartimento al Commercio di inserire Huawei, e le sue società controllate, nella lista nera del commercio USA, impedendo di fatto al colosso cinese di essere competitivo sia nel mercato americano che nel mercato globale della tecnologia, e facendo perdere a Huawei i due anni di vantaggio, rispetto ai diretti concorrenti, sullo sviluppo delle tecnologie di rete 5G.
Huawei fa causa al Governo Americano: le richieste dell'azienda
Sostanzialmente, i legali rappresentanti di Huawei hanno chiesto alla Corte di dichiarare incostituzionale il National Defense Authorization Act (Ndaa), che è stato convertito in legge nel corso dell'estate 2018, e che di fatto ha impedito a tutte le aziende federali e i relativi contractors di utilizzare apparecchiature di rete prodotte Huawei, per ragioni di sicurezza nazionale: da tempo gli USA accusano la casa di Shenzen (e ZTE) di avere legami con lo spionaggio cinese.
Song Liuping, il responsabile dell'ufficio legale di Huawei, sostiene che la legge applicata dagli Stati Uniti d'America è una violazione delle regole della libera concorrenza. Sostiene, inoltre, che tale legge sia stata applicata "direttamente e permanentemente a Huawei, senza dare opportunità all'azienda di evitarla o contestarla. È una tirannia del processo legislativo" – continua Liuping – "altamente proibita dalla Costituzione americana".
Huawei fa causa al governo: la data della prima udienza
La Corte distrettuale del Texas ha programmato la prima udienza della causa Huawei-USA per il prossimo 19 settembre 2019, ma è molto probabile che ci vorranno dei mesi per arrivare ad una sentenza finale. Nel frattempo, però, il governo cinese ha pubblicamente dichiarato che sosterrà le battaglie legali di tutte le aziende cinesi, Huawei compresa, per difendere il business di Pechino in tutto il mondo.
In ogni caso, se la Corte del Texas dovesse dare ragione al colosso di Shenzen, il Governo statunitense dovrebbe tornare sui suoi passi, eliminare il divieto per gli enti governativi di utilizzare dispositivi Huawei e, conseguentemente, rimuovere l'azienda dalla lista nera del commercio, permettendo al gigante delle telecomunicazioni di continuare a commerciare con tutte le aziende statunitensi, Google inclusa.