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La crisi colpisce l’iPhone 4S, giù le vendite in Europa

Risultati al di sotto delle aspettative nel mercato europeo per l’ultimo modello del melafonino. La crisi economica si è poco conciliata con i prezzi non proprio accessibili dei prodotti di Cupertino.
A cura di Angelo Marra
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Abbiamo seguito la genesi del nuovo iPhone 4S fin da quando erano cominciati a circolare i primi rumors ed abbiamo sempre notato un certo seguito da parte dei lettori sull'argomento. Quando però, dopo un lungo penare, Apple ha finalmente reso noti i prezzi dell'ultimo melafonino, qualche perplessità ci è nata; che successo poteva riscuotere un terminale che nella sua versione top tocca quasi i 900 euro in un momento di crisi economica come quella che stiamo attraversando?

Sicuramente già il solo marchio della mela morsicata ha garantito in passato successi non sempre meritati, soprattutto tenendo d'occhio il rapporto qualità-prezzo dei principali competitors, e di certo anche nel caso dell'iPhone 4S si è lontani dal parlare di “flop”. A Cupertino però non regna certo la soddisfazione.

Mentre nel mercato USA il melafonino è stato accolto con favore dal pubblico, in Europa (Inghilterra esclusa) le vendite sono state molto al di sotto delle aspettative. A perderci non è stato soltanto il prodotto in sé ma la stessa Apple, che ha visto il proprio mercato ridursi di parecchi punti percentuali a favore di Android.

Se si osserva infatti la situazione nei quattro paesi che da soli rappresentano il grosso del mercato europeo, Germania, Francia, Spagna e Italia, la quota di mercato detenuta da Apple è scesa del 5% (con il picco minimo in Francia di -9%). A guadagnarci è ovviamente l'OS mobile di Google, che si prepara alla consacrazione anche in Europa dopo aver conquistato la maggioranza del mercato americano.

Tra i vantaggi di Android è sicuramente da considerare il prezzo, visto che il sistema operativo di BigG è presente anche su terminali di fascia bassissima, mentre questa volta sembra che il cool look dell'ultimo iPhone non sia bastato a giustificare una spesa più che considerevole, anche alla luce del fatto che il mercato offre smartphone ugualmente validi a prezzi molto più contenuti.

La crisi ha inevitabilmente colpito anche le tasche degli Apple addicted e a Cupertino la cosa non sembra essere sfuggita; è da tempo infatti che si vocifera di un ingresso del colosso fondato da Steve Jobs nel mercato low cost.

Già prima dell'arrivo del 4S, quando ancora si attendeva l'iPhone 5, cominciarono a circolare voci relative ad un iPhone mini, un entry-level dal prezzo più contenuto e alla portata di ogni tasca.

Una conversione “proletaria” di Apple appariva in effetti in contraddizione con l'immagine lussuosa dei prodotti di Cupertino a cui eravamo abituati e per non smentire la sua fama il colosso ha deciso bene di portare nei negozi l'iPhone più costoso di sempre. Una mossa poco vincente, soprattutto nel periodo storico di recessione nel quale si trova mezzo pianeta.

Ora che l'attesa è tutta per il nuovo iPad 3 sono tornate a circolare voci simili, ma questa volta relative ad un iPad mini da 7,8”, destinato a contrastare il successo del Kindle di Amazon, un terminale il cui unico valore sta nel prezzo ridottissimo. Visto l'effetto della crisi economica che ha colpito addirittura un must come l'iPhone, una mossa del genere da parte di Apple non sembrerebbe così assurda e denoterebbe na certa considerazione nei confronti dei propri affezionati clienti, oltre ad aprire alla possibilità di conquistare nuove fasce di mercato.

A meno che i vertici di Cupertino non decidano di rimanere nel loro guscio dorato senza comprendere che, forse, 900 euro per uno smartphone sono davvero troppi.

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