Perché Google vuole acquisire Firework, l’app rivale di TikTok
In un momento storico in cui (quasi) tutti erano ormai certi che l'egemonia di Zuckerberg con i suoi Facebook, Instagram e WhatsApp avesse sostanzialmente monopolizzato il mondo dei social network, la scena delle piattaforme sociali si è ritrovata scossa dall'arrivo di un nuovo concorrente che in meno di un anno è riuscito a diventare l'applicazione più scaricata del mondo. E che TikTok sia la piattaforma preferita dai più giovani è ormai cosa certa, come è certo che Google stia da anni provando ad entrare nel mondo dei social con scarsissimi risultati, almeno fino ad ora: dopo la chiusura di Google+ e l'inizio dei test di Shoelace, il colosso di Mountain View parrebbe interessato all'acquisizione di Firework, un'applicazione che è considerata la diretta antagonista di TikTok e che è già utilizzata da milioni di utenti di tutto il mondo.
L'affare vale 100 milioni di dollari
A riportare la notizia è il Wall Street Journal, che "quota" il valore della startup fondata lo scorso anno da alcuni ex dirigenti ti LinkedIn, JPMorgan e Snap a circa 100 milioni di dollari e sottolinea come questa acquisizione sarebbe solo una parte degli sforzi con i quali Google vorrebbe aumentare la sua influenza nell'ambito dei social media.
Ed in effetti, TikTok e Firework sono due applicazioni molto simili. Entrambe permettono ai propri utenti di realizzare e pubblicare video di 30 secondi, ma l'app statunitense è mirata ad un'utenza più adulta e – ad oggi – ha un pubblico meno vasto rispetto a quello della nota controparte cinese.
Non si hanno ancora notizie certe circa la reale chiusura e i dettagli dell'accordo e, stando alle indiscrezioni, Google e Firework non ne avrebbero ancora discusso i termini.
La guerra dei grandi social network con TikTok
Ma nonostante gli sforzi di Google che con questa ipotetica acquisizione e il rilascio di Shoelace (un nuovo social network che permette all’utente di selezionare i suoi interessi e di entrare in contatto con altre persone che sono nelle vicinanze) ha dimostrato di non essersi arreso dopo il flop di Google+, il colosso di Mountain View non è l'unico big del tech ad aver iniziato i tentativi per contrastare TikTok. Anche Facebook nel 2018 (e proprio per contrastare il successo dell'app cinese negli Stati Uniti) ha rilasciato Lasso, un'applicazione che permette la pubblicazione di brevi video e con la quale ha tentato – in maniera piuttosto fiacca – di portare a sé il pubblico dei più giovani.