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Report trimestrale Istat, la banda larga non decolla in Italia

Risultati tutt’altro che positivi quelli rilevati dall’ultima analisi dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni. Il numero di accessi addirittura in calo rispetto allo scorso anno.
A cura di Angelo Marra
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Negli ultimi mesi il tema della banda larga è diventato uno dei più discussi nel mondo della rete e delle istituzioni. Accanto però a promesse più o meno fondate da parte delle amministrazioni pubbliche e dei gestori privati, la realtà del nostro Paese continua ad essere distante dalla media di qualsiasi altra nazione europea.

La banda larga non solo stenta a decollare (numerosi sono stati i richiami in tal senso da parte dell'Europa) a causa di infrastrutture obsolete ed inadeguate, ma addirittura rispetto allo scorso anno è stato rilevato un calo di quasi 200.000 accessi (da 13,5 milioni a 13,3), riportando l'Italia ai livelli del 2010.

In poche parole un intero anno di incentivi, crescita seppur lenta delle reti, diffusione delle connessioni mobili in qualche maniera non sono serviti ad spingere i cittadini italiani all'utilizzo della banda larga, facendo registrare addirittura una flessione negativa in tal senso.

A risollevare la condizione di internet nel nostro paese ci pensa l'ampiezza media della banda, cresciuta anch'essa in maniera minima ma pur sempre positiva. Gli utenti che 12 mesi fa avevano accesso a connessioni con velocità superiore ai 2Mbps (standard per indicare il limite minimo per la definizione di banda larga) erano circa l'80%, mentre con la fine del 2011 si è arrivati a toccare quota 86%.

Buone notizie anche dal comparto mobile, nel 2011 su quasi il 10% delle sim attualmente in circolazione è presente ed attivo un piano dati per internet in mobilità. La crescita delle connessioni per smartphone e tablet è derivata principalmente dal maggior impegno da parte di gestori privati per l'implementazione delle reti e con l'arrivo delle nuove connessioni LTE gli utenti non necessiteranno più di impianti di “terra” ma potranno navigare in rete addirittura fino a 100Mbps in qualsiasi luogo.

Una delle critiche al Piano Strategico per la Agenda Digitale Italiana presentato recentemente dal Ministro Passera è stata proprio la scarsa attenzione verso le connessioni mobile, da molti ritenute il futuro a discapito delle infrastrutture di terra, sulle quali il Governo invece punta ad investire nei prossimi anni.

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