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Ubisoft aumenta gli stipendi ai dipendenti, ma a guadagnare di più saranno i capi

Una decisione che rischia di aumentare le disuguaglianze e i divari tra i dipendenti. L’aumento degli stipendi è infatti stato presentato in maniera generalizzata, ma a conti fatti sviluppatori e sviluppatrici junior vedranno una crescita solo del 5-7% contro il 20% dei senior. Ecco cosa sta accadendo dentro Ubisoft.
A cura di Lorena Rao
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Alcune delle più grandi compagnie videoludiche stanno vivendo un grave periodo di tumulti e stravolgimenti interni. Accanto ad Activion Blizzard, travolta da scandali e dimissioni, vi è Ubisoft. Ci si riferisce in particolare modo agli studi della divisione canadese (Montreal, Quebec City, Toronto, Chicoutimi, Halifax e Winnipeg), quelli da cui dipendono le maggiori produzioni come Far Cry 6 e Assassin's Creed Valhalla. A partire dal mese di novembre, i dipendenti senior vedranno un aumento del 20 percento dei loro stipendi. Inoltre riceveranno un maggiore numero di giorni di ferie e una migliore retribuzione durante il congedo parentale. Un cambiamento voluto dai vertici aziendali per fermare l'esodo di sviluppatrici e sviluppatori esperti che ha investito la compagnia negli ultimi anni a causa di scandali interni, acuiti dalla pandemia.

Non ci sarebbe nulla di sbagliato fin qui, tuttavia, come riportato da Kotaku grazie ad alcune fonti provenienti da Ubisoft, tale decisione rischia di aumentare le disuguaglianze e i divari tra i dipendenti. L'aumento degli stipendi è infatti stato presentato in maniera generalizzata, ma a conti fatti sviluppatori e sviluppatrici junior vedranno una crescita solo del 5-7% contro il 20% dei senior prima menzionato. Questo vuol dire che, a fronte dei 2.500 dollari guadagnati in più all'anno dal personale junior, quello senior vedrà un aumento pari a 20.000 dollari l'anno. Una differenza sostanziale.

In base a quanto scritto nell'email di A Better Ubisoft, gruppo creato a inizio anno dai dipendenti Ubisoft per chiedere condizioni di lavoro più giuste ed eque all'interno della compagnia, "queste mosse non fanno assolutamente nulla per soddisfare le richieste chiave di A Better Ubisoft. Inoltre, considerando gli aumenti salariali in netto favore del personale senior, la direzione sta esasperando il divario tra i lavoratori con alta e bassa retribuzione".

Non è però tutto nero nel panorama videoludico internazionale: accanto ad Activision Blizzard e Ubisoft, vi sono compagnie che tentano strade alternative per garantire un certo benessere ai propri dipendenti. È il caso di Eidos Montréal, lo studio canadese dietro Tomb Raider, che è passato alla settimana lavorativa composta da quattro giorni, per un totale di 32 ore settimanali.

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