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Clubhouse, il social dell'audio

Clubhouse è arrivato sui telefoni Android. Ecco chi può già avere l’app

Non più solamente gli utenti iPhone; da questi giorni anche chi ha un dispositivo realizzato da un’azienda concorrente di Apple può scaricare l’app o effettuare la preiscrizione, anche se l’accesso rimane parecchio limitato sotto due punti di vista: quello degli inviti e quello della provenienza geografica.
A cura di Lorenzo Longhitano
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Uno dei social network più esclusivi del momento si è aperto all'improvviso allo sterminato pubblico di Android. Clubhouse, la piattaforma di interazione basata esclusivamente sulle conversazioni audio in tempo reale, ha finalmente un'app dedicata agli smartphone con sistema operativo Google. Non più solamente gli utenti iPhone; da questi giorni anche chi ha un dispositivo realizzato da un'azienda concorrente può scaricare l'app o effettuare la preiscrizione, anche se l'accesso rimane parecchio limitato sotto due punti di vista: quello degli inviti e quello della provenienza geografica.

Perché è arrivato solo ora

La disponibilità di Clubhouse solo su iOS è stata per mesi uno dei due elementi che hanno reso la piattaforma così esclusiva. L'idea che l'app fosse riservata solamente agli smartphone più costosi sul mercato ha contribuito a farla percepire come classista, ma la realtà dietro alla scelta degli sviluppatori era più semplice: testare un social network basato sull'audio lanciandolo su una manciata di modelli di iPhone è decisamente più semplice rispetto a dover prendere in considerazione decine di migliaia di modelli di smartphone Android.

Il numero ancora limitato di utenti risponde alla medesima logica: in questo modo le dimensioni del social (dagli utenti totali alle persone che entrano nelle stanze contemporaneamente, passando per il numero delle stanze e dei club) possono aumentare in maniera controllata, dando modo agli sviluppatori di far crescere l'infrastruttura gradualmente, occupandosi nel frattempo dei potenziali problemi che possono insorgere tra un passaggio e l'altro. La prudenza adottata in questi ambiti ha ovviamente avuto un risvolto lato marketing: gli utenti di Clubhouse hanno iniziato a parlarne anche al di fuori scatenando la curiosità di chi non era ancora membro.

L'interesse si è dissolto

Il problema è che nel frattempo l'intresse intorno alla piattaforma si è dissolto per diversi motivi. Il primo è proprio il fatto che gli utenti a bordo non potevano crescere oltre a un determinato limite, limitando parecchio il ricambio e dando a molti l'impressione che il social fosse un circolo fin troppo chiuso dove le vere novità di cui parlare scarseggiassero. Il secondo è il fatto che numerose e più affermate aziende abbiano già pronto o addirittura già lanciato un prodotto concorrente: gli spazi di Twitter si sono appena resi disponibili per tutti gli utenti con più di 600 follower, mentre Clubhouse resta legato a una registrazione a una nuova app, condizionata a sua volta da altri fattori.

Cosa serve per iscriversi a Clubhouse su Android

Il primo fattore è la presenza di un invito da parte di chi è già su Clubhouse, che però non dovrebbe più essere così difficile da ottenere. Il problema piuttosto è che l'app per il momento è stata resa disponibile solamente negli Stati Uniti. La pagina per il download sul Play Store è già attiva, ma per gli utenti non residenti negli USA rende solamente possibile preregistrarsi. Il lancio di Clubhouse fuori dagli Stati Uniti avverrà in un momento ancora non precisato, con una speranza da parte degli sviluppatori: che il pubblico statunitense di utenti Android sia sufficiente a riaccendere l'interesse per un'app che per il momento sembra avviata a una fine ingloriosa.

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