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È innegabile: il Samsung Galaxy Fold ha un problema

Il colosso sudcoreano chiede ed ottiene la rimozione del “teardown” del Galaxy Fold, una guida alla riparazione nella quale i giornalisti di iFixit hanno evidenziato alcuni palesi problemi strutturali del pieghevole di Samsung. Ma difficilmente potrà cancellarne dalla memoria di esperti ed appassionati le conclusioni tecniche.
A cura di Dario Caliendo
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Nonostante non sia ancora in vendita, le polemiche e i problemi che hanno avvolto il Galaxy Fold, il primo smartphone pieghevole di Samsung, continuano ad aumentare. E dopo i difetti riscontrati su alcuni esemplari inviati alla stampa straniera, e il posticipo della data di vendita ufficiale del Fold, arriva un'altra stranissima mossa da parte di Samsung: l'azienda ha chiesto ad iFixit di eliminare il teardown dello smartphone pieghevole dal sito. Richiesta, tra l'altro, accettata dai riparatori più famosi del web.

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"La nostra unità del Galaxy Fold ci è stata fornita da un partner di fiducia" – hanno spiegato i giornalisti di iFixit – "Samsung ha richiesto, tramite quel partner, che iFixit elimini il teardown. Non abbiamo l'obbligo di farlo (né legale, né di altro tipo), ma per rispetto nei confronti di tale partner, che riteniamo essere un alleato nel fornirci i dispositivi da analizzare, decidiamo di rimuovere il nostro articolo sino a quando non potremo acquistare un Galaxy Fold in negozio".

Samsung Galaxy Fold: i problemi sono reali e tangibili

Non sarà certo uno scandalo come quello delle batterie del Note 7, ma i problemi di progettazione fatti da Samsung sul suo Fold sono reali e tangibili. E la scelta di fare un passo indietro, posticipando la commercializzazione del pieghevole, ne è una conferma. Perché se almeno due unità si sono danneggiate per quello che potrebbe essere definito un problema di comunicazione (l'azienda non ha avvisato i giornalisti che la pellicola sullo schermo non andava rimossa), sono altri i casi in cui il problema è molto più grave.

Il display del Galaxy Fold di Dieter Bohn di The Verge si è rotto a causa di un piccolo detrito finito sotto la piegatura dello schermo, che nel momento dell'apertura del dispositivo ha finito per spaccarsi nonostante il giornalista abbia messo bene in chiaro di non aver stressato il meccanismo di chiusura, ma di aver utilizzato il Fold come un semplice telefono, limitandosi ad aprirlo, chiuderlo e metterlo in tasca.

Ed anche se non è chiaro cosa sia andato a finire sotto lo schermo (polvere, sabbia, o l'argilla modellabile che il team ha brevemente utilizzato e pulito per tenere lo smartphone alzato), il problema è di grande rilevanza. Con questi presupposti anche utilizzare semplicemente il Fold in spiaggia potrebbe trasformarsi in un incubo.

Steve Kovach di CNBC invece, ha pubblicato un video su Twitter dove mostra lo sfarfallio della metà de, display del suo Samsung Galaxy Fold dopo un giorno d'utilizzo e senza aver rimosso il film protettivo.

Un problema messo in evidenza soprattutto da iFixit che, dando per scontata la fragilità dei pannelli OLED (qualitativamente migliori dei classici LCD ma molto più sensibili ad umidità e ossigeno) ha messo in evidenza quanto l'isolamento necessario sia meno efficace nell'area della cerniera, nella quale è molto facile entrino piccoli detriti e sporcizia che, combinati con il movimento di apertura e chiusura del display, potrebbero danneggiarlo.

Ed è soprattutto per questo che nel teardown di iFixit (ancora accessibile su The Internet Archive) il Samsung Galaxy Fold ha ottenuto un risultato di 2/10 nella scala di riparabilità, un punteggio bassissimo dovuto sostanzialmente a cinque punti deboli fondamentali riscontrati dai giornalisti:

  • Polvere e sporco entrano troppo facilmente nella cerniera;
  • il display interno è poco protetto e troppo fragile;
  • le batterie e i vetri anteriore e posteriore sono fissati con troppa colla;
  • è difficile e costosissimo da riparare;
  • è un dispositivo estremamente fragile.
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Ma l'errore più grave commesso da Samsung si nasconde forse nella metodologia con la quale l'azienda ha testato la resistenza del meccanismo di apertura e chiusura del suo Galaxy Fold. In un video di poche settimane fa, in fatti, Samsung ha mostrato una serie di robot che, in un video, aprivano e chiudevano ripetutamente lo smartphone pieghevole, garantendo così che le cerniere del Fold avrebbero sopportato oltre duecentomila sollecitazioni.

Nella vita reale, però, non saranno di certo dei robot ad utilizzare lo smartphone, ma persone reali e fantasticamente diverse e  imperfette. Ed ogni persona avrà il proprio modo di impugnare il dispositivo, di aprirlo e di sollecitalo, un particolare estremamente importante che, a lungo andare, potrebbe portare ad una deformazione dello schermo che – seppur piccola – potrebbe causarne una rottura.

Ritirati tutti i Galaxy Fold inviati ai giornalisti

In vista delle possibili modifiche strutturali che Samsung dovrà apportare all'attuale versione del Galaxy Fold, l'azienda sudcoreana ha deciso di dare il via ad una campagna di ritiro di tutti i sample inviati alle testate giornalistiche statunitensi. A riferirlo è Reuters, nota agenzia di stampa britannica, che avrebbe avuto una soffiata da un dipendente interno di Samsung,

“Il lato positivo è che abbiamo l’opportunità di risolvere questo problema e di risolverlo prima di vendere i telefoni a un vasto pubblico" – ha spiegato la fonte di Reuters – "Così non avremo le stesse lamentele”.

Il futuro del Galaxy Fold

Se le cause reali che hanno portato Samsung a posticipare il lancio del Fold sono incerte, è altrettanto incerto il futuro dello smartphone pieghevole dell'azienda. O almeno lo sono i suoi tempi. L'unica comunicazione ufficiale di Samsung sull'argomento, spiega che le ispezioni preliminari sui device danneggiati hanno evidenziato alcuni piccoli detriti nella zona della cerniera e segni di "impatto" ai bordi superiori e inferiori.

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E se è chiaro non è possibile immettere nel mercato l'attuale versione del Galaxy Fold (il rischio sarebbe troppo alto), il punto della questione è che, molto probabilmente, le modifiche necessarie per rendere più resistente lo smartphone pieghevole potrebbero essere molto rilevanti, al punto da modificare totalmente la struttura interna del dispositivo e – perché no – delle cerniere e del display.

Ma ormai è tardi. Samsung avrebbe dovuto commercializzare i primi esemplari di Galaxy Fold entro questo maggio (data, poi, posticipata al 13 giugno) e tutti gli esemplari disponibili in prevendita sono sold-out da tempo, il che significa che l'azienda ha ormai già prodotto un numero considerevole di esemplari. Esemplari che, a meno dell'arrivo di un lampo di genio che ne permetterebbe una modifica veloce, semplice e poco invasiva, molto probabilmente non verranno mai venduti. Un problema non da poco, considerando l'imminente vendita del Mate X, lo smartphone pieghevole di Huawei, e la necessaria riprogettazione e produzione delle nuove versioni del Fold che, una volta pronte, dovranno superare l'ostacolo più difficile di tutti: riguadagnare la fiducia degli utenti, messa molto alla prova con le recenti vicende.

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