Quando due anni fa HTC presentò il suo One – il primo dispositivo di una famiglia che con il tempo sarebbe stata destinata a crescere e a trasformarsi in una vera e propria icona dell'azienda – siamo rimasti sbalorditi. Si trattava del primo dispositivo Android realizzato con materiali, tecniche di costruzione e design realmente in grado di competere con il monopolio di iPhone, e dell'unico smartphone sul quale l'azienda taiwanese ha puntato per un anno intero. L'anno scorso poi, come tradizione comanda, fu il momento di HTC One M8, uno smartphone contraddittorio per alcune delle sue caratteristiche – a partire dalla fotocamera fino ad arrivare a particolari come l'introduzione dei tasti virtuali a schermo – che nonostante tutte le proprie limitazioni si è confermato un prodotto vincente, in grado non solo di convincere gli utenti ma anche in grado di dare un'ultima (decisiva) spinta alla rimonta dell'azienda, che proprio nello scorso anno è ufficialmente uscita dalla forte crisi che la accompagnava ormai da tempo, ed è riuscita a chiudere chiudere l'anno fiscale in crescita: il 2014 è stato un anno molto importante per HTC, che si è di nuovo buttata a capofitto nel mondo dei mid-market introducendo dispositivi molto interessanti come il Desire Eye (definito dalla massa ‘il selfie phone'), e che si è concluso con l'arrivo del nuovo top di gamma taiwanese, l'HTC One M9, che abbiamo già visto in anteprima al Mobile World Congress e che in effetti non solo avrebbe dovuto porre rimedio alle mancanze della generazione precedente (fotocamera in primis), ma che sarebbe dovuto essere la conferma di una strategia vincente.
Design
Partiamo subito con un dato di fatto. Per i meno esperti, riuscire a distinguere un HTC One M8 dal nuovo HTC One M9 non è di certo semplice. Le similitudini nel design sono veramente tante e chiunque abbia posseduto il One M7 e il One M8 sicuramente concorderà con il fatto che semmai le due generazioni precedenti del top di gamma di HTC avessero potuto "avere un figlio", il pargoletto sarebbe stato sicuramente identico all'M9: nel nuovo dispositivo del colosso taiwanese sono presenti particolari di design che è impossibile non collegare alle due generazioni precedenti, e – udite udite – una fotocamera tradizionale va a sostituire posteriormente la tanto apprezzata (dall'azienda, sia chiaro) tecnologia Ultrapixel, ma di questo ne parleremo a breve.
Sia l'HTC One M8 che l'HTC One M9 sono caratterizzati da una scocca in alluminio, entrambi utilizzano un display da 5 pollici in FullHD (1080p) ed entrambi sono equipaggiati da un sistema di speaker frontali stereofonici BoomSound. L'unico particolare di design che permette la distinzione tra i due dispositivi è il tasto power che è stato posizionato (finalmente) a lato (ma che a nostro parere essendo praticamente identico ai tasti del volume è facilmente confondibile), e la monoscocca in alluminio a doppia anodizzazione con finiture dual tone, una caratteristica che potrebbe non piacere a tutti, ma che a nostro parere rende lo smartphone più accattivante e più comodo da impugnare: a differenza della generazione precedente l'HTC One M9 non scivola più dalle mani così facilmente.
Insomma, seppure le decisioni prese da HTC al momento della progettazione non rendano l'M9 uno smartphone distinguibile a prima vista per il suo design, non c'è dubbio che si tratta di un dispositivo finemente lavorato, ed è probabilmente il migliore sul mercato in questo senso: la finitura bicolore è fantastica, il peso e il bilanciamento sono addirittura migliori rispetto a quelli dell'anno scorso e, se dobbiamo dirla tutta, sono anche più piacevoli rispetto a quelli di iPhone 6.
Fotocamera
E' chiaro che la domanda che si pongono tutti è se la fotocamera dell'HTC One M9 è migliorata rispetto alla generazione precedente. Nel nuovo smartphone di HTC la DuoCamera Ultrapixel posteriore è stata sostituita da una fotocamera tradizionale da 20.7 megapixel che utilizza lo stesso sensore già visto nel Sony Xperia Z3: una scelta importante che però non rappresenta il totale abbandono della tecnologia Ultrapixel, utilizzata (con molto più senso) nella fotocamera frontale.
Ma prima di giudicare la fotocamera dell'HTC One M9, è giusto fare il punto della situazione e focalizzare la nostra attenzione su quali sono i parametri che in effetti rendono "buona" una fotocamera in uno smartphone. Le caratteristiche più importanti da valutare quando si analizza il comparto fotografico di un dispositivo mobile sono prima di tutto la velocità di avvio e la velocità di scatto, seguite poi dall'accuratezza dei dettagli e dal bilanciamento dei colori, il tutto anche in condizioni di scarsa luminosità. E se per quanto riguarda l'avvio dell'applicazione e la velocità di scatto HTC con il One M9 ha fatto un lavoro eccellente, bisogna ammettere che per quanto riguarda le performance fotografiche restano dei dubbi importanti: in condizioni di alta luminosità gli scatti realizzati con l'ultimo gioiellino taiwanese sono di buona qualità – anche se il bilanciamento dei colori andrebbe ottimizzato meglio – i problemi però arrivano quando si scattano fotografie in ambienti poco luminosi, dove le immagini iniziano a risultare buie, pastellate e in alcuni casi poco nitide che in un certo senso fanno sentire la mancanza del meno risoluto sensore Ultrapixel.
Analizzando a fondo le immagini realizzate nelle diverse condizioni di luminosità, appare chiaro che gli ingegneri di HTC abbiano deciso di puntare molto sull'elaborazione post-produzione dello scatto, il che nella stragrande maggioranza dei casi è un punto a favore del risultato finale, ma che in effetti è palese sia stato posto all'estremo proprio per bilanciare le scarse prestazioni del sensore in condizioni di bassa luminosità, con un conseguente risultato poco (pochissimo) convincente: la decisione di aumentare l'esposizione dopo aver premuto il pulsante di scatto si traduce in termini pratici in un'immagine molto rumorosa, che viene poi corretta dall'elaborazione software del dispositivo, restituendo uno scatto poco naturale, rumoroso e pastellato. E' davvero un peccato, e sinceramente ci chiediamo il perché di questa scelta.
Brutta l'esperienza anche con il flash, che nonostante sia brillante e bilanciato in modo da contribuire a migliorare il tono della pelle quando si scatta un ritratto, purtroppo restituisce nella stragrande maggioranza dei casi un'immagine sovraesposta e molto lenta nello scatto.
Fantastica invece la fotocamera anteriore Ultrapixel, che migliora addirittura rispetto a quella presente nell'HTC One M8, è caratterizzata da un comparto ottico grandangolare ed è in grado di realizzare selfie di altissima qualità e luminosità anche in ambienti poco illuminati: il risultato è eccezionale, soprattutto se lo si paragona a iPhone o iPhone 6 Plus, e fa praticamente dimenticare la necessità di realizzare i selfie con il flash. Ottimo lavoro.
Hardware prestazioni e batteria
Una cosa è certa, l'HTC One M9 non è di certo il primo smartphone a utilizzare lo Snapdragon 810 8 core a 64 bit affiancato da 3 GB di RAM, ma sotto la scocca in alluminio del top di gamma taiwanese c'è del serio e potente silicio in grado di far smettere realmente di preoccuparsi delle prestazioni, che è poi lo scopo che un forte performer dovrebbe ottenere: insomma, ho passato l'ultima settimana a trattare malissimo il mio One M9, avviando applicazioni una dopo l'altra, lasciando volutamente attivi i processi in background, avviando giochi in 3D e forzando la riproduzione in background di video musicali in streaming. E niente, lo smartphone non è mai rallentato. Mai. Non sono riuscito a trovare una combinazione di eventi e fattori in grado da deludermi: l'hardware e l'interfaccia grafica dell'HTC One M9 sono velocissimi, non c'è storia.
Ecco la scheda tecnica completa dell'HTC One M9:
- Qualcomm Snapdragon 810 octa-core a 64 bit
- Display 5.0 Full HD
- 3GB RAM
- 32GB di memoria interna
- Android 5.0.2 con interfaccia Sense 7.0
- Fotocamera posteriore da 20.7 megapixel
- Fotocamera frontale Ultrapixel
- BoomSound stereofonico con Dolby 5.1
- Batteria da 2840mAh
E se le prestazioni dello Snapdragon 810 nell'M9 danno il meglio di se, purtroppo c'è anche l'altra faccia della medaglia: la temperatura, che in caso in cui il processore venga messo a dura prova inizia a diventare importante. E' chiaro però che con un utilizzo nella media il problema non si pone e la stragrande maggioranza degli utenti non si renderanno mai conto dell'aumento della temperatura, ma è comunque un particolare da tenere in considerazione soprattutto quando si ricarica lo smartphone che, a differenza del Note 4 ad esempio non dispone di una ricarica rapida.
Ottimo anche il nuovo sistema di altoparlanti BoomSound, che non solo riesce a riprodurre il suono ancora più forte di quello ascoltato in HTC One M8, ma che grazie al nuovo sistema Virtual Dolby Surround introduce un nuovo motore di equalizzazione e bilanciamento in grado di rendere il tutto molto più avvolgente e di qualità. Insomma HTC si conferma leader in questo settore, non ci sono dubbi.
Restano forti dubbi sulle performance della batteria da 2840 mAh che con le sue 8 ore e mezzo di utilizzo continuo è un grande passo avanti rispetto al One M7, ma un forte passo indietro rispetto alle oltre 10 ore del One M8. Insomma, in soldoni con il One M9 si riesce sicuramente ad arrivare a fine giornata, il problema però è che si continuerà a vivere con l'ansia da caricabatterie, il che vuol dire utilizzando il dispositivo pensando continuamente all'autonomia e al fatto che se si effettueranno operazioni più pesanti o si manterrà spesso il display attivo, molto probabilmente ci si ritroverà nella situazione di ricaricare la batteria forse un po troppo presto.
Software
Le ottime prestazioni sono dovute ovviamente anche all'ottima interfaccia grafica che personalizza Android 5 Lollipop che, seppure non introduca novità grafiche di rilievo rispetto alla versione precedente, è velocissima, ben bilanciata e molto comoda da utilizzare. Le uniche novità di rilievo introdotte con la nuova Sense 7 sono la presenza di un nuovo motore di gestione dei temi, che non solo saranno scaricabili da uno store digitale dedicato, ma si potranno anche modificare o creare da zero, per poi essere condivisi con i propri amici.
E' stato inoltre introdotto un nuovo widget per la home screen, che geolocalizzando la posizione in cui ci si trova tenterà di predirre le applicazioni che si utilizzerebbero con più frequenza quando ad esempio ci si trova in casa, a lavoro o in giro. Un'idea che sulla carta potrebbe sembrare vincente, ma che in realtà non mi ha assolutamente convinto: il tempo necessario a "imparare" le abitudini dell'utilizzatore è troppo lungo, e nella sezione "App suggerite" generalmente vengono visualizzate una serie di applicazioni del tutto non adatte.
BlinkFeed e Zoe sono presenti come nei dispositivi precedenti, ed è stata introdotta una nuova applicazione per l'editing fotografico che seppure molto completa, non introduce in realtà nulla di nuovo rispetto alle tantissime applicazioni che si possono trovare anche gratuitamente nel Play Store.
Conclusioni
Potrà sembrare forse troppo sentimentale, ma la mia speranza (e quella di tantissimi utenti) era proprio di amare il nuovo One M9 come il primo One M7. E HTC ci è andata molto vicino, ma non del tutto, e di certo difficilmente riuscirà a guadagnare terreno rispetto ad Apple, Samsung e tutti gli altri competitor. Il nuovo smartphone taiwanese è realizzato con materiali di altissima qualità, ha un design molto bello, è veloce, piacevole da utilizzare e ben bilanciato in termini di peso e dimensioni…e scatta foto forse anche peggiori rispetto a quelle dell'M8. Insomma è la stessa storia che si ripete, ma se l'anno scorso la dubbia qualità delle fotografie scattate con l'M8 era dovuta alla scelta – forse anche obbligata – di continuare con l'Ultrapixel, quest'anno davvero non riusciamo a capire i motivi che hanno spinto quelli di HTC a fare questa scelta. Parliamoci chiaro, stiamo parlando di una delle aziende più importanti al mondo, di certo non sono degli sprovveduti e sono convinto che erano totalmente coscienti della qualità delle immagini che si sarebbero ottenute con il nuovo dispositivo. E' quasi come se lo facessero di proposito, in un momento in cui ormai uno smartphone non è più semplicemente un telefono cellulare, ma nella stragrande maggioranza dei casi è forse l'unica fotocamera utilizzata.
Ma nonostante ciò l'HTC One M9 è un ottimo dispositivo ed è un puro top di gamma, un top di gamma che però forse rappresenta il più grande punto interrogativo nella storia del brand, e che in certo senso fa nascere praticamente spontanea la domanda: visto che quest'anno l'occasione è stata persa, quale sarà la prossima mossa dell'azienda?