20 anni di Xbox, la console che ha sfidato PlayStation e GameCube
A cavallo tra il 2021 e il venturo 2022 cade un anniversario di profonda importanza per i videogiochi, ovvero i vent'anni di Xbox. L'esordio di Microsoft nel mercato videoludico – risalente al 2001 negli Stati Uniti, al 2002 in Giappone ed Europa – non solo sancisce la fine del monopolio nipponico rappresentato da Sony e Nintendo, ma porta a un nuovo concetto di videogioco. La prima Xbox, presentata ufficialmente il 6 gennaio 2000 con la diretta partecipazione di Bill Gates e l'attore-wrestler Dwayne "The Rock" Johnson, porta il gioco multiplayer online nel panorama console, grazie all'innovativo servizio Xbox Live. Una caratteristica che al giorno d'oggi sembra banale, ma che vent'anni fa ha avuto un impatto colossale.
Ma non è tutto: a consolidare il successo del lancio di Xbox è il videogioco Halo: Combat Evolve, FPS (o sparatutto in prima persona) di stampo Sci-Fi sviluppato da Bungie, promettente team di sviluppo acquisito da Microsoft poco prima di far esordire la propria console. Una mossa rivelatasi vincente, perché l'avventura di Master Chief, oggi icona videoludica a tutti gli effetti, ha trainato le vendite di Xbox, con oltre un milione di piattaforme e copie del gioco vendute a sole tre settimane dal lancio. Numeri colossali per i tempi. E che dire della particolare forma da cui è nato il nome Xbox? Una "scatola" mastodontica, accoppiata a un atipico controller, attraverso cui vivere avventure virtuali inedite.
In generale, l'avvento di Xbox nel panorama videoludico porta con sé un nuovo concetto di esperienza videoludica, incentrata sulla potenza dell'hardware, decisamente superiore rispetto a quella delle console concorrenti (PlayStation 2 e GameCube), oltre a proporre titoli incentrati sulla spettacolarità, la forza bruta e ritmi di gioco adrenalinici. Oltre ad Halo, simbolo di questa visione è Gears of War, una delle serie di punta di Microsoft, che debutta su Xbox 360.
L'era della seconda console di Microsoft comincia nel 2005. A competere contro di lei vi sono PlayStation 3 di Sony e Nintendo Wii di Nintendo. Con Xbox 360, il controller massiccio di Microsoft si assottiglia, diventa più ergonomico, portando nuovi standard di comodità ed efficienza su tale fronte. A migliorare ulteriormente è anche il servizio Xbox Live, che con i capitoli successivi di Halo e Gears of War consolida le sue potenzialità sul fronte multiplayer. Xbox 360 è inoltre la console delle sperimentazioni: nel 2009 è l'avvento di Microsoft Kinect, dispositivo da collegare alla console che permette un'interazione diretta tra utente e schermo, senza l'uso di alcun controller. Una sorta di risposta alla Wii di Nintendo. Tuttavia, nonostante le sue innovazioni, Kinect non ha mai avuto un supporto tale, soprattutto in termini di titoli, da sfondare il mercato. Resta comunque una parantesi importante della storia di Xbox.
La penultima console di casa Microsoft è Xbox One, uscita nel 2013 in America e in Europa, l'anno dopo in Giappone e in Cina. Il mercato orientale, soprattutto nipponico, resta difficile da conquistare. Del resto, nonostante alcuni esempi riusciti di produzioni giapponesi come Lost Odyssey per 360, le proposte principali di Microsoft guadagnano terreno soprattutto sul suolo americano, con titoli e serie dedicati a super soldati con ritmi di gioco concitati e adrenalinici, spesso in multiplayer. Ciò spiega il flop della nuova console di Microsoft in Giappone.
Ad ogni modo, Xbox One rappresenta uno dei capitoli più turbolenti di Microsoft, soprattutto a causa di una concorrenza con Sony davvero spietata. La piattaforma di punta della compagnia giapponese è PlayStation 4, forte di una serie di esclusive (Horizon Zero Dawn, God of War, Death Stranding, The Last of Us Parte II e molte altre) che la rendono una delle console più vendute nella storia. Ciononostante, Xbox One è la casa di Ori and The Blind Forest, ottimo metroidvania nonché nuova piccola mascotte di casa Microsoft.
Intanto nel 2017 è la volta di Nintendo Switch, che dopo il capitolo negativo con Wii U, cambia le carte in tavola e punta per un'esperienza di gioco ibrida e innovativa. In mezzo vi è Microsoft che, complice una comunicazione poco chiara e l'obbligatorietà di alcuni servizi, non riesce a far breccia, anzi raccoglie astio non solo dai competitor (Sony su tutti), che non si fanno problemi a lanciare frecciatine di marketing sui social, ma anche da stampa di settore e pubblico. Solo sul finire del ciclo la console riesce a conquistare fiducia, grazie anche all'introduzione di un nuovo servizio, l'Xbox Game Pass. Si tratta di un abbonamento mensile che mette a disposizione un catalogo di giochi digitali, anche retrocompatibili (da sempre uno dei cavalli di battaglia di Microsoft) da poter scaricare sulla propria piattaforma senza alcun costo aggiuntivo.
Il 10 novembre 202o è la volta di Xbox Series X|S, le console di nona generazione, l'una top di gamma, l'altra rivolta ai neofiti che vogliono sperimentare la filosofia di Microsoft. Entrambe ribadiscono concetti cari alla compagnia di Redmond, come potenza tecnica, retrocompatibilità ed efficienza dei servizi, tra cui il nuovo xCloud. Fiore all'occhiello resta però il Game Pass, ancora più funzionale, conveniente e ricco di proposte disponibili al day-one. Soprattutto, a un anno dalla messa in commercio di Xbox Series X|S è evidente l'interesse di Microsoft per le esclusive, grazie all'acquisto di software house di spessore come Bethesda Softworks (Doom, Fallout, The Elder Scrolls e così via). Adesso l'attesa è per il ritorno di un simbolo videoludico prima menzionato, Master Chief, in arrivo il prossimo 8 dicembre con Halo Infinite. Per il resto, il futuro è ancora ricco di sorprese, ma in questi vent'anni Microsoft e Xbox hanno rappresentato un'offerta videoludica valida e importante per il settore, che oggi merita le giuste commemorazioni.