Steve Jobs è morto: la storia del genio della Apple
Associated Press ha appena lanciato la notizia della morte di Steve Jobs, ex ceo della Apple dimissionario da poche settimane a causa dell'aggravarsi della sua malattia. Jobs si era già ritirato da ogni incarico operativo, il 24 agosto aveva abbandonato anche l'incarico formale di presidente di Apple lasciandolo al suo braccio destro Tim Cook.
La notizia è iniziata a girare pochi minuti fa in seguito a un tweet lanciato in rete attraverso l'account ufficiale dell'agenzia AP
La conferma che non si tratti di un errore purtroppo arriva andando a visitare direttamente il sito ufficiale della Apple che mostra in primo piano un messaggio di addio al suo fondatore
Oggi è scomparso l'uomo che ha rivoluzionato l'informatica, la tecnologia, la
telefonìa mobile. Sotto la sua guida Apple, che vent'anni fa sembrava a rischio di estinzione, è diventata la prima azienda hi-tech del mondo in valore di Borsa, davanti a Google e Microsoft.
Ecco l'annuncio ufficiale diramato dall'ufficio stampa Apple:
Siamo profondamente addolorati di annunciare che Steve Jobs è morto oggi.
Genialità di Steve, la passione e l'energia sono stati fonte di innumerevoli innovazioni che hanno arricchito e migliorato tutte le nostre vite. Il mondo è incommensurabilmente migliore grazie a Steve.
Il suoi più grandi amori erano sua moglie Laurene e la sua famiglia. I nostri cuori vanno a loro e a tutti coloro che sono stati toccati dalle sue straordinarie doti.
La morte di Steve Jobs
Steve Jobs è morto, ma ci lascia un mondo che, forse, somiglia a lui più che a chiunque altro. Un volta disse: "il nostro tempo è limitato, per cui non dobbiamo sprecarlo vivendo la vita di qualcun altro. Non facciamoci intrappolare dai dogmi", e lui ha di certo vissuto con assoluta pienezza i suoi 56 anni.
A noi piace ricordarlo così. Giovane, capellone, con la faccia da schiaffi e il sorriso storto di chi la sa lunga, lunghissima… Ci piace ricordarlo mentre ci invita (con l'audace innocenza del diavolo tentatore) a mordere la mela, la sua Apple, il sogno, il lavoro di tutto una vita, e non per il denaro, ma per la gloria, per la visione, perché qualcuno scrivesse -un giorno- queste esatte parole: è morto l'uomo che ha cambiato il mondo. Non l'unico -certo- ma uno dei pochi. E sfido chiunque, anche i più acerrimi detrattori di Jobs, a dire che l'ex CEO di Apple non ha ridisegnato lo stile di vita, i gusti e le tendenze del pianeta con le sue invenzioni.
I suoi guizzi ci hanno portato ad ascoltare la musica in modo diverso (qualcuno di voi ricorda i lettori cd portatili? Ecco, li ha uccisi lui), a telefonare in modo diverso (molto presto il cellulare tradizionale sarà un lontano ricordi per tutti), ha incantato masse adoranti con i suoi computer, i suoi Macbook… ha costruito un vero e proprio culto religioso, ha ispirato milioni di persone solo con la forza delle parole. Il suo Stay hungry Stay foolish è diventato il mantra del nuovo millennio e in queste more milioni di persone hanno deciso di farne il proprio stato su Facebook, di condividere il celeberrimo discorso alla Stanford University.
Un uomo così va salutato degnamente. E anche se lo si ritiene un "nemico" gli va concesso l'onore delle armi. Perché Jobs era un fierissimo combattente e merita una grande uscita di scena.
Ecco perché non è questo il momento di giocare a fare quelli fuori dal coro, quelli che si distinguono dalla massa rifiutandosi di riconoscere che la specie umana ha subito una perdita, come le milioni di perdite che subisce ogni maledettissimo giorno nell'indifferenza di chi resta vivo, è vero, ma Steve Jobs ha vissuto un'esistenza votata alla gloria, alla rivoluzione tecnologica e culturale, al desiderio di andare oltre tutto quanto esisteva… Una vita sotto i riflettori. E ora che i riflettori si spengono, è lecito avvertire l'approssimarsi di un vuoto.
Oggi salutiamo Steve Jobs, ricordiamo la sua vita, rendendo onore alla sua morte.
Addio Steve, che non sei l'uomo più ricco del cimitero, ma hai creato qualcosa di meraviglioso. Puoi riposare sereno.
Addio Steve, che hai amato il tuo lavoro fino alla fine.
Addio Steve, che non ti sei fatto intrappolare dai dogmi, non hai seguito, hai indicato una via.
Addio Steve, che hai seguito con coraggio ogni intuizione.
Addio Steve, che ci hai insegnato a essere affamati e folli.
Addio.
Il mondo saluta Steve Jobs
Al lutto che ha colpito tutto il popolo dei fedeli si uniscono anche le voci di personaggi famosi, politici, leader di colossi informatici. Da Zuckerberg a Obama, da Brin a Gates, i big della terra si inchinano a rendere omaggio al grande maestro.
Non sono solo i milioni di adoratori di Steve Jobs a piangere la scomparsa del patron di Apple. Affermare che il mondo sarebbe stato diverso senza il guru di Cupertino non è banale retorica da coccodrillo giornalistico, bensì lucida consapevolezza che il progresso è fatto dalle idee e dal lavoro degli uomini, di grandi uomini che con la loro opera hanno lasciato un'impronta indelebile nella nostra realtà, in tutto ciò che ci circonda.
Ecco perchè dopo pochi minuti dal tragico annuncio, i grandi della terra hanno avvertito il dovere di rendere omaggio a chi ha avuto il merito di rendere le nostre vite migliori. In primis è il mondo informatico a salutare il fondatore di Apple, con l'affetto e la riverenza che nutre chi sa di avere un grande debito nei confronti del genio di Jobs.
Tim Cook, CEO Apple, saluta il suo predecessore nonchè mentore.
Sergey Brin e Larry Page hanno affidato a Google + il loro messaggio di cordoglio, a pochi minuti di distanza l'uno dall'altro. Anche sulla home del motore di ricerca, una piccola dedica per il grande uomo scomparso
Non poteva mancare il commento di Steve Wozniak, co-fondatore di Apple.
Anche Mark Zuckerberg è tra i primi a commentare tristemente la notizia, affidandosi ad un post sul suo Facebook.
Su Twitter invece è apparso il saluto del fondatore di Microsoft, nonché avversario storico di Jobs, Bill Gates.
Anche il mondo della politica saluta il maestro; tra i primi, il Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, anche lui con un tweet sulla piattaforma di microblogging. Accanto a lui anche Medved, presidente russo, esprime il suo cordoglio.
Altri big si uniscono al coro. E' la volta di Meg Whitman, presidente e CEO di HP.
Chad Hurley and Steve Chen, fondatori di YouTube
Bib Iger, presidente e CEO Disney
La rete saluta il re della Apple
Ecco come sta reagendo il web alla notizia della scomparsa di Steve Jobs…
Come ormai tutti avrete saputo, nella nottata è morto Steve Jobs, storico fondatore della Apple.
L'intero mondo piange la perdita di un uomo che grazie al suo genio ha cambiato totalmente la storia della tecnologia mondiale, e di conseguenza quella della nostra società.
In un lampo, appena diffusa la triste notizia della sua scomparsa, in rete è cominciato un tam tam costante; dai semplici ammiratori a finire ai big della terra, tutto il mondo celebra la scomparsa di uno dei personaggi più importanti del nostro secolo.
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